Marco Di Maio: "Cambiare la pubblica amministrazione con più spazio ai giovani"
“Questo decreto va nella giusta puntando sulle persone, sulla qualità, sulle competenze: verso una PA che non sia più controparte, ma alleata al fianco di cittadini e imprese”
“Questo decreto va nella giusta puntando sulle persone, sulla qualità, sulle competenze: verso una PA che non sia più controparte, ma alleata al fianco di cittadini e imprese”. Lo ha dichiarato il deputato romagnolo Marco Di Maio intervenendo in Aula alla Camera sul decreto reclutamento nella pubblica amministrazione.
“Dobbiamo superare un divario con gli altri paesi e anche molti stereotipi, come quello della eccessiva quantità di dipendenti pubblici. Noi abbiamo il 14% dei lavoratori occupati nella P.a. rispetto al 18% della media Ocse, al 20-25% dei paesi nel Nord Europa. C’è bisogno di un Pubblica amministrazione che funzioni meglio e non con meno persone. Questo decreto va in questa direzione, ponendosi anche l’obiettivo di intervenire sul tema della percezione e quindi della qualità dei servizi".
"Da questo punto di vista l’Italia denuncia un forte ritardo rispetto agli omologi europei - ha detto -. Solo il 22% degli italiani si considera soddisfatto dei servizi forniti dalla P.a. Ciò non significa che non ci siano le competenze ma che dobbiamo farle emergere e cambiare paradigma. Si investe, così, sul rinnovamento anche per ovviare al mancato ricambio che Quota 100, una riforma sbagliata, non è stata in grado di garantire”.
“Il decreto rappresenta quindi, anche in questo settore, un cambio di passo rispetto alle direzioni che erano state prese”, ha concluso.