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Magazzino unico Ausl, M5S: "Un altro mostro, sempre in affitto a Pievesestina"

"Un nuovo mostro tecnologico dell'AUSL Romagna (il primo lo sappiamo è stato il laboratorio unico) sempre al solito a Pievesestina, in affitto"

“Un nuovo mostro tecnologico dell’AUSL Romagna (il primo lo sappiamo è stato il laboratorio unico) sempre al solito a Pievesestina, in affitto”: è il commento che arriva dal M5S di Cesena a margine dell'inaugurazione, sabato scorso, del nuovo magazzino unico con sistema di distribuzione automatica dei farmaci. Per i pentastellati si tratta “della seconda passerella mediatica nel giro di tre giorni da parte del sindaco Lucchi sempre con la giacchetta di Presidente della CTSS (Conferenza socio-sanitaria dei sindaci della Romagna) e quindi accompagnato degnamente dall’euforico direttore generale dell’AUSL Marcello Tonini”.

Attaccano i grillini: “Il copione è sempre quello e il sindaco Lucchi lo sa a memoria, pur senza saperne granché: grandi discorsi entusiastici, concetti smart, orgoglio facile e vacuo stile PD e soprattutto numeri non verificabili. In sostanza però un altro polo tecnologico che con la sanità in senso stretto non ha nulla a che fare e che viene ancora una volta posizionato a Cesena che evidentemente nella testa dei dirigenti, in ordine di importanza, di Regione, AUSL e CTSS dei sindaci, dovrà diventare il centro logistico della Romagna (servizi tecnici e amministrativi) e quindi non dovrà né potrà pretendere di diventare anche un polo sanitario specializzato alla pari con gli altri tre, anzi”.

“Sono parole che pesano come macigni, anzi pietre tombali per l’autosufficienza della sanità quella vera, del territorio cesenate: “il Bufalini avrà una nuova destinazione”; non intesa come potrebbe sembrare, nuova ubicazione, ma proprio come specializzazione complessità e livello sanitario; insomma una semplificazione al ribasso dei servizi sanitari più complessi e specializzati, che già si vede, iniziato con la riduzione dei primari dei reparti specialistici, ora ormai solo a scavalco, e che continuerà con l’accorpamento di altri servizi e reparti, come Medicina o Chirurgia o Geriatria, con la riduzione indiscriminata dei posti letto, nonostante gli esuberi in corsia, con l’accentramento delle risorse in un solo servizio (il Trauma Center) prossimamente contornato dal deserto”.

“Il nuovo Ospedale, anzi “lo spettro del nuovo ospedale” diventa così il giusto specchietto per le allodole adatto per mascherare adeguatamente questo disegno speculativo mediatico, drammatico per la nostra comunità, ma ben concertato dai tre presidenti; e sono ridicoli i discorsi traboccanti di futile orgoglio del Direttore Generale dell’AUSL o quelli a fotocopia dei “passi in avanti della sanità” del sindaco Lucchi o ancora quelli di Bonaccini ovviamente di circostanza sugli ospedali da aprire e non da chiudere”.

“Noi siamo convinti che il nuovo ospedale di Cesena non si farà, almeno nel “prossimo” futuro; e con questi amministratori e dirigenti AUSL è sicuramente meglio, viste le opere pubbliche già eseguite in precedenza dai primi (Via Cesare Battisti, Piazza Libertà, Foro Annonario) che nessuna utilità hanno dimostrato per i cittadini, e gli inutili stravolgimenti organizzativi eseguiti dai secondi anche sul personale dell’AUSL, che nessun miglioramento pratico hanno portato a Cesena”.

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