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Consiglio sul Macfrut, il M5S chiede le dimissioni del sindaco Lucchi

"Un piano premeditato e in clamoroso contrasto con l’interesse dei lavoratori, delle imprese, dei giovani e del futuro della città. Si tratta di una decisione maturata dal Sindaco con modalità e motivazioni sconosciute"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

È inaccettabile per ogni cittadino di Cesena la decisione assunta ormai da tempo dal Sindaco di Cesena Paolo Lucchi di allontanare Macfrut da Cesena (decisione che risale almeno a marzo 2014, secondo quanto riferito dal Presidente di Cesena Fiera nel corso dell’audizione in Commissione Comunale); un piano premeditato e in clamoroso contrasto con l’interesse dei lavoratori, delle imprese, dei giovani e del futuro della città.

Si tratta di una decisione maturata dal Sindaco con modalità e motivazioni sconosciute.

Nell’arco di breve tempo quasi tutto il Consiglio di Amministrazione di Cesena Fiera è stato sostituito dal Sindaco o si è dimesso. Il Presidente Scarpellini è stato allontanato e Renzo Piraccini in pochi mesi è diventato il nuovo Presidente

In precedenza l'Amministrazione Comunale aveva bocciato le proposte di investimenti sui padiglioni fieristici, negando il proprio appoggio anche a un progetto di impianto solare di 6.000 mq., proposto da Cesena Fiera una decina di anni fa. L’allontanamento di Macfrut da Cesena è un duro attacco a tutto il settore dell’ortofrutta romagnolo e a migliaia di piccole, medie e grandi aziende.

Il Sindaco Lucchi sembra intenzionato a dare il colpo mortale al settore dell’ortofrutta e alla già indebolita economia cittadina, a causa della crisi generale e di quella edilizia in particolare, dove il numero di imprese che chiudono è crescente e la disoccupazione giovanile sta aumentando velocemente così come quella delle donne e degli uomini.

L’allontamento di Macfrut da Cesena è una perdita enorme dal punto di vista dell’avvenire della città, le prospettive di occupazione per i giovani, ne risentirà inevitabilmente lo sviluppo e l’aggiornamento tecnologico di tutte le imprese legate all’ortofrutta presenti a Cesena e nel suo compensorio

È evidente che il piano premeditato di spostare il Macfrut da Cesena non abbia alcun fondamento; si ha l'impressione che la decisione sia stata presa non si sa bene in quali contesti e poi si stia cercando di argomentare una motivazione plausibile senza peraltro riuscirci.

Tanti abitanti di Cesena infatti, tante associazioni di categoria, imprese e cittadini si stanno opponendo al trasferimento forzato di Macfrut, ma l'Amministrazione in carica ha rifiutato ogni confronto aperto, pubblico e democratico.

IL PD HA RIFIUTATO UN CONSIGLIO COMUNALE APERTO ALLA CITTA’

Sono quindi stati respinti coi voti della maggioranza 2 ordini del giorno proposti da Libera Cesena e Movimento 5 stelle atti ad ottenere un Consiglio Comunale “aperto” che consentisse a chiunque di esporre la propria idea a riguardo del trasferimento di Macfrut. E questo nonostante il Regolamento Comunale preveda espressamente questa modalità di svolgimento.

Appare evidente come l'azione del Sindaco sia rivolta solo a ottenere la ratifica di un trasferimento già deciso, che sia stata orientata a negare le basilari forme di partecipazione democratica ad un dibattito franco su una scelta apparsa subito scellerata, che abbia avuto lo scopo preciso di ignorare tutti gli appelli arrivati dalla città, che poco o nulla di quanto è nel potere del Sindaco per mantenere Macfrut a Cesena sia stato fatto, procurando così un gravissimo danno al tessuto economico, commerciale, culturale, turistico e in particolar modo alle imprese che operano nella filiera dell’ortofrutta e ai livelli occupazionali e al reddito delle famiglie Cesenati.

Il Sindaco si è dimostrato del tutto incapace di sostenere il settore agricolo, tra i motori principali dell’economia cittadina e del comprensorio, in questi lunghi periodi di crisi; e dimostra ancora una volta come sia assolutamente sordo a ciò che la maggioranza dei cittadini operatori del settore ed esperti chiedono, incapace di salvaguardare i preziosi vantaggi anche come indotto che il Macfrut genera per la città.

Per questi motivi nella riunione di martedì 4 novembre l'assemblea del Movimento 5 stelle di Cesena ha deciso di presentare una mozione per la richiesta delle dimissioni del Sindaco Paolo Lucchi. Contestualmente alla richiesta di dimissioni del sindaco è stata stato deciso di presentare una mozione di sfiducia al Presidente del Consiglio Comunale Simone Zignani che ha avvallato la volontà della sola maggioranza di non effettuare un consiglio comunale aperto dove cittadini imprese e associazioni di categoria potessero esprimersi sul trasferimento del Macfrut. Secondo noi con questa decisione il Presidente Zignani ha dimostrato di essere dalla parte del partito che lo ha nominato invece di tutelare i diritti delle minoranze.

Le nostre mozioni sono state respinte, senza neanche essere discusse, perché presentate solo dal Movimento 5 Stelle.

L’Assemblea di martedì 11 novembre ha comunque ribadito la richiesta al Sindaco Lucchi di dimettersi per aver tradito il suo compito e il suo ruolo nella vicenda Macfrut, invece di impegnarsi al massimo per proseguire Macfrut a Cesena e difendere gli interessi delle imprese locali, e compiere ogni sforzo possibile per tutelare e sviluppare l’agricoltura e l’economia del territorio che amministra.

M5S Cesena

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