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Cesenatico, il M5S: "Spesi 685 mila euro per incentivi in 6 anni"

"In questi giorni - spiega Papperini - ci sono pervenute documentazioni relative agli incentivi stanziati ad alcuni settori comunali per progettazione e pianificazione urbanistica. Le cifre erogate sono sorprendenti".

"Il Comune di Cesenatico ha speso 685 mila euro dal 2006 fino a Marzo 2013 per incentivi alla progettazione e pianificazione urbanistica". E' quanto afferma il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Alberto Papperini, spiegando di aver ricevuto  documentazioni relative agli incentivi stanziati ad alcuni settori comunali per progettazione e pianificazione urbanistica. "Le cifre erogate sono sorprendenti - evidenzia l'esponente grillino -. Nel 2006 sono stati erogati 102,5 mila euro; nel 2007 euro 134,5 mila; nel 2008 euro 132,5 mila; nel 2009 euro 58 mila; nel 2010 euro 43 mila; nel 2011 euro 126 mila; nel 2012 euro 64 mila; fino a marzo 2013 euro 24 mila".

Papperini entra nel dettaglio e spiega cosa sono questi incentivi: "Con la legge 109/1994 art. 18, lo Stato Italiano ha dato facoltà ai Comuni di poter erogare incentivi per settori quali la pianificazione del territorio e lavori pubblici, al fine di stimolare i dipendenti pubblici ad essere più efficienti e produttivi. Di seguito riportiamo uno stralcio dell'art.18: "Può essere individuata una quota non superiore al 2 per cento del costo preventivato di un'opera o di un lavoro, da destinare alla costituzione di un fondo interno e da ripartire tra il personale dell'ufficio tecnico dell'amministrazione aggiudicatrice, qualora esso abbia redatto direttamente il progetto esecutivo della medesima opera o lavoro"".

Chiosa il consigliere comunale: "Successivamente, il Comune di Cesenatico ha redatto un "regolamento per la corresponsione degli incentivi per la progettazione", nel quale specifica le modalità di stanziamento di questi incentivi. Nell'art. 1 possiamo leggere: "Il fondo […] è costituito da una somma, compresi oneri accessori a carico dell'ente, pari ad una percentuale del 2% del costo preventivato di un'opera o di un lavoro, posto a base di gara, ovvero dal 30% della tariffa professionale relativa ad un atto di pianificazione generale, particolareggiata o esecutiva ed è da ripartire tra il personale incaricato"".

Secondo Papperini "l'Amministrazione avrebbe potuto decidere di non erogare alcun incentivo, infatti la legge rende facoltativa la scelta (diversi enti locali hanno scelto di non stanziare alcun incentivo). Per di più, il Comune ha scelto l'aliquota più alta, il 2% sul totale del costo. Tuttavia, la cosa più sconcertante è che questi incentivi sono un ulteriore stanziamento rispetto allo stipendio che già mensilmente viene percepito".

Conclude il consigliere del Movimento 5 Stelle: "Non riusciamo a capire quale sia il motivo per cui debbano essere stanziati ulteriori soldi pubblici per lavori di progettazione e pianificazione, considerato che tali lavori sono già pagati tramite lo stipendio mensile. Non possiamo continuare a sprecare soldi pubblici, per questi motivi proponiamo di modificare radicalmente il regolamento comunale che stabilisce parametri inaccettabili per l'erogazione di incentivi per lavori di progettazione e pianificazione".

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