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M5s Cesenatico, Papperini: "Incentivi oltre stipendio per alcuni dipendenti comunali"

Parte la campagna informativa promossa dal MoVimento 5 Stelle sul caso degli incentivi per alcuni dipendenti e dirigenti del Comune di Cesenatico

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

Parte la campagna informativa promossa dal MoVimento 5 Stelle sul caso degli incentivi per alcuni dipendenti e dirigenti del Comune di Cesenatico. Non è la prima volta che affrontiamo questo tema, tuttavia in questi giorni ci sono pervenuti documentazioni molto interessanti delle quali vorremmo informarvi. Prima di entrare nel merito, facciamo una piccola premessa sulla legge che norma tali incentivi. Con la legge 109/1994 art. 18, lo Stato Italiano ha dato facoltà ai Comuni di poter erogare incentivi per settori quali la pianificazione del territorio e lavori pubblici, al fine di stimolare i dipendenti pubblici ad essere più efficienti e produttivi.

Di seguito riportiamo uno stralcio dell'art.18: "Può essere individuata una quota non superiore al 2 per cento del costo preventivato di un'opera o di un lavoro, da destinare alla costituzione di un fondo interno e da ripartire tra il personale dell'ufficio tecnico dell'amministrazione aggiudicatrice, qualora esso abbia redatto direttamente il progetto esecutivo della medesima opera o lavoro". Successivamente, il Comune di Cesenatico ha redatto un "regolamento per la corresponsione degli incentivi per la progettazione e pianificazione", nel quale specifica le modalità di stanziamento di questi incentivi. Nell'art. 1 possiamo leggere: "Il fondo […] è costituito da una somma, compresi oneri accessori a carico dell'ente, pari ad una percentuale del 2% del costo preventivato di un'opera o di un lavoro, posto a base di gara, ovvero dal 30% della tariffa professionale relativa ad un atto di pianificazione generale, particolareggiata o esecutiva ed è da ripartire tra il personale incaricato".

Chiariamo immediatamente che l'Amministrazione avrebbe potuto decidere di non erogare alcun incentivo, infatti la legge rende facoltativa la scelta (diversi enti locali hanno scelto di non stanziare alcun incentivo). Per di più, il Comune ha scelto l'aliquota più alta, il 2% sul totale del costo. Tuttavia, la cosa più sconcertante è che questi incentivi sono un ulteriore stanziamento rispetto allo stipendio che già mensilmente viene percepito per il lavoro reso. Non riusciamo a capire quale sia il motivo per cui debbano essere stanziati ulteriori soldi pubblici per lavori di progettazione, considerato che tali lavori sono già pagati tramite lo stipendio mensile.

Dal 2006 fino al marzo 2012 le cifre erogate per incentivi alla progettazione ammontano a 685mila euro. Quest'oggi rendiamo nota la determina n.647 firmata dal dirigente ai lavori pubblici Luigi Tonini del 11/10/2012 che recita: PRENOTAZIONE QUOTA INCENTIVI RELATIVAMENTE AL PROGETTO DEL NUOVO POLO SCOLASTICO IN LOCALITA' VILLAMARINA. In tale determina, della quale il cittadino non può prenderne visione in quanto il Comune non provvede a renderle pubbliche, vengono stanziati 199 mila euro di incentivi, di cui 35.820,00 euro sono stati destinati ad alcuni dipendenti pubblici. Infatti la progettazione del polo scolastico di Villamarina è stata affidata esternamente alla CMC, di conseguenza la maggior parte degli incentivi sono andati ad essa. A questo punto ci sorge un quesito: come mai 35.820,00 di euro di incentivi, il 18% della somma di 199 mila euro, sono stati destinati ad alcuni dipendenti pubblici anche se non hanno partecipato alla progettazione? In particolare dalla determina 647/2013 possiamo leggere: "determina il progetto esecutivo di realizzazione del nuovo polo scolastico di Villamarina per una spesa complessiva di 12.753.395,72"; "Ritenuto di prenotare la quota incentivante […] importo incentivi 2% euro 199.000,00"; "La somma di 35.820,00 farà capo al capitolo di bilanci".

Vorremmo avanzare una provocazione: nel caso opere e lavori pubblici, tramite i quali alcuni dipendenti e dirigenti del Comune hanno percepito incentivi per la progettazione, siano inadeguati o venga accertato il malfunzionamento (porte vinciane, ponte mobile via Anita Garibaldi, presa a mare vena Mazzarini-viale Trento, ecc.), perché non chiediamo agli stessi che hanno firmato, progettato e quindi preso gli incentivi i danni per il malfunzionamento? Non possiamo continuare a sprecare soldi pubblici, per questi motivi proponiamo di modificare radicalmente il regolamento comunale che stabilisce parametri inaccettabili per l'erogazione di incentivi per lavori di progettazione e pianificazione, inoltre chiediamo che vengano rese pubbliche le determine dirigenziali, in modo che tutta la cittadinanza possa prenderne visione.

Alberto Papperini

Consigliere M5S Cesenatico

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