Politica

Lucchi "fa il tagliando" al programma e apre: "Su trasparenza e quartieri caselle in bianco"

Il sindaco Paolo Lucchi "fa il tagliando" al suo programma elettorale, essendo arrivato ormai alla metà del suo secondo mandato da primo cittadino

Fabio Campanella Direttore Responsabile 10 gennaio 2017 16:38

PICCOLE APERTURE ALLE OPPOSIZIONI – E se le opposizioni consigliari tornano sull'Aventino compatte, dopo la retromarcia di Libera Cesena (centro-destra), ancora in protesta per il caso Dionigi (il Comune ha affidato un incarico diretto da 36mila euro ad un socio in affari dell'assessore, ndr) e per un'accusa di sordità del sindaco e del Pd alle proposte che vengono dai banchi della minoranza, non mancano, tra le pieghe dei discorsi, delle aperture. “Sulla trasparenza – spiega Lucchi – lasceremo la casella in bianco. A fine dicembre è diventato legge il FOIA, che prevede grandissime aperture sull'accesso e la partecipazione dei cittadini. Sta a noi decidere come riempire di contenuti l'applicazione della nuova legge”. Il Freedom of Information Act (FOIA) nei paesi anglo-sassoni è la legge che garantisce la trasparenza e la libertà di informazione. In Italia questo nome è stato mutuato per una petizione nazionale che da anni anima il mondo dell'informazione. Questa legge, di fatto, può portare l'Italia fuori dalle posizioni di fanalino di coda in fatto di accesso agli atti della pubblica amministrazione e trasparenza. “E' necessario che si avvii un percorso sulla trasparenza. Se poi emerge al termine della discussione che di trasparenza se ne debba occupare il sindaco stesso, non ho problemi, ma intanto almeno avviamola questa discussione”.

QUARTIERI – L'altra “pietra dello scandalo”, su cui si accusa il Pd e la giunta di sordità è il regolamento dei quartieri. “Avevo già detto che avremmo messo mano alla questione, non vedo la chiusura di cui il capogruppo di Libera Cesena Marco Casali si ostina a parlare”. Ed ancora più chiaramente: “Anche sul regolamento dei quartieri ci presenteremo con la lavagna bianca, un'apertura totale”. Aggiunge il capogruppo Pd Davide Ceccaroni: “Le convergenze si costruiscono se lavorano entrambe le parti per raggiungerle. Inoltre su molte questioni pragmatiche al voto del Pd si è aggiunto anche quello delle opposizioni. Nella prima parte del mandato solo il 34% delle delibere ha visto il voto 'in solitaria' del Pd”. A sostegno della “buona volontà”, il crono-programma del Pd prevede esplicite tappe di discussione sul regolamento dei quartieri, con un incontro interno con i presidenti di quartiere in quota Pd e il nuovo regolamento già calendarizzato per il Consiglio del 23 febbraio.

Tira quindi le somme il segretario del Pd Fabrizio Landi: “Non voglio banalizzare il contro-consiglio, ma vorrei anche commentare che la scelta politica delle minoranze è poco rispettosa delle istituzioni. Noi siamo disponibili a risolvere i veri nodi politici, se ce ne sono, per un dialogo, ma se il contro-consiglio e l'Aventino sono strumenti di lotta politica, poco ci possiamo fare, non dipende da noi”.

IL NUOVO PIANO DI MANDATO – Cosa conterrà l'aggiornamento del piano di mandato di Lucchi? Prima di tutto ci sarà la previsione del nuovo ospedale. In secondo luogo, aggiunge il sindaco, “un'attenzione ancora più forte sulle nuove povertà, ed infine tutto ciò che concerne l'area vasta Romagna e la gestione della Provincia”. Su quest'ultima – spiega Lucchi – “è un ente su cui dobbiamo tornare a confrontarci, dal momento che non può più essere considerato in via di soppressione dopo il 'no' al referendum costituzionale”. E' definitivamente tramontato, infatti, il progetto di abolizione delle Province e questo, conclude il sindaco, “rimette sul tavolo il tema della Provincia della Romagna”.