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Lista civica Cambiamo: "Troppe polemiche e malumori nei consigli di quartiere"

La lista civica contesta la politica partecipativa del Comune di Cesena: “Più conflittualità che progetti, serve subito un confronto politico”

“A giudicare dalla sequela di polemiche e recriminazioni che, puntualmente, emergono via social e sui giornali, è ormai evidente che lo scollamento fra i consigli di quartiere e l’amministrazione comunale non può più essere considerato un fatto episodico, ma piuttosto una criticità strutturale. E questo malgrado il Comune di Cesena, con grande impegno di tutte le forze politiche, si sia dotato di un nuovo regolamento dei quartieri con modalità elettiva proprio per rilanciare la partecipazione e il protagonismo dei cittadini nelle frazioni della città”.  Questo il nucleo dell’interrogazione presentata dal gruppo consigliare della lista civica Cambiamo, secondo cui “la cultura della partecipazione promossa dal Comune, anziché accorciare le distanze fra istituzioni e cittadini, sta amplificando l’acredine e la conflittualità dando, ancora una volta, la sensazione che la ‘politica partecipata’ a Cesena sia più uno slogan che una reale linea operativa”. 

“Nell’organo denominato Collegio dei presidenti infatti - evidenzia Cambiamo nella sua interrogazione - in più di una convocazione, i presidenti di quartiere hanno manifestato criticità circa l'impossibilità di dare risposte tempestive ai cittadini. E un esempio su tutti è quello del decoro urbano: si veda infatti la richiesta avanzata dalla stessa Amministrazione di formulare ad ogni seduta un elenco di piccole manutenzioni, richiesta che dopo pochi mesi si é già arenata data l'impossibilità di realizzarle, con non poca frustrazione dei presidenti. Così come sui tempi di confronto con l’Amministrazione comunale e sul processo partecipativo, che sembra funzionare quando si tratta di concorsi, ma si rivela molto meno efficace nella gestione delle risorse da destinare alle attività dei quartieri o nella soluzione di problemi ormai cronici, come il trasporto pubblico nelle frazioni e i collegamenti ciclabili. Il tutto senza che, dopo le commissioni consiliari dedicate alla riscrittura del regolamento risalenti ormai a quasi due anni fa, sia più stata convocata la commissione preposta, a fronte delle richieste emerse in più di un’occasione anche nel Consiglio comunale”.

Insomma, secondo Cambiamo, nei consigli di quartiere serpeggia un “malcontento diffuso per l’impossibilità ad incidere sulle scelte del Comune” e, anche nelle file del Pd, “emergono ruggini e malumori che dovrebbero far riflettere non poco il partito di maggioranza, come le recenti esternazioni sul Quartiere al Mare e sulle criticità sollevate dallo stesso, con comunicato stampa unanime del consiglio nel mese di dicembre”. Alla luce di queste valutazioni, la lista civica chiede all’amministrazione di fare il punto della situazione sia sulle convocazioni dei Consigli di Quartiere relative all’anno 2021 che sull’elenco dei Consigli dotati di commissioni e quali di queste siano state istituite; quale sia lo stato di avanzamento di progetti come "avanti c’è spazio" nei quartieri Oltresavio e Centro urbano e quali risultati fino ad ora siano emersi dal processo partecipativo; e ancora, quali tempi di realizzazione l’Amministrazione preveda per le grandi opere inserite in ciascun patto di quartiere e quale sia lo stato di apertura dei punti lettura nei quartieri; se per la pulizia di strade e marciapiedi l’Amministrazione si avvalga ancora della collaborazione dei volontari Auser; ed infine se l’Amministrazione ritenga necessaria la convocazione di una commissione consiliare per un confronto politico sull’andamento dei quartieri”.

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