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Libera Cesena pronta a rientrare dopo tre mesi in consiglio comunale

Libera Cesena (il gruppo di centrodestra composto da Forza Italia, Ncd, Fratelli d'Italia, Partito Repubblicano)  si appresta a rientrare dopo quasi tre mesi in seno al consiglio comunale cesenate

Libera Cesena (il gruppo di centrodestra composto da Forza Italia, Ncd, Fratelli d'Italia, Partito Repubblicano)  si appresta a rientrare dopo quasi tre mesi in seno al consiglio comunale cesenate il 2 marzo prossimo. Unica forza di opposizione al momento a dare per certa la sua presenza, mentre il Movimento 5 Stelle e Cesena Siamo Noi ancora devono decidere il rientro – lo faranno nei prossimi giorni -  pur ambedue  considerando profondamente cambiata la situazione politica generale che era stata causa dell'Aventino in salsa  locale. Il rientro per la forza di centro destra sarà alla grande presentando sette mozioni in ventinove punti che contengono “misure urgenti e necessarie per Cesena”. Eccole: Politiche Sociali, Cultura e Turismo, Urbanistica – Infrastruttura - Mobilità, Fiscalità Locale e Sviluppo Economico, Trasparenza e Partecipazione, Sicurezza e tutela dei nostri cittadini, Sicurezza del Territorio.

“Un corposo pacchetto di mozioni – sottolinea il portavoce Marco  Casali – nell'ambito delle linee di mandato per i restanti due anni e mezzo di legislatura e che dovranno essere discusse nel prossimo consiglio. Rientrare dopo lungo tempo non significa riappropriarsi del proprio banco, ma riprendere i ruoli istituzionali in una città che da troppo  è stata praticamente senza una vera e propria rappresentatività democratica. I punti che andiamo a presentare e a discutere sono aspetti nodali per la nostra città. Non c'è una mozione più importante di altre, tuttavia il problema sicurezza ci è molto caro e non può essere ulteriormente trascurato. Per troppo tempo il sindaco Lucchi si è difeso dicendo che il primo cittadino non può fare molto a riguardo, adesso ci sono nuove leggi che li chiamano in causa con compiti dirigenziali e non ci si può più nascondere. Proponiamo che si discuta di un nuovo ruolo della polizia municipale e anche della creazione degli “Assistenti Civici della Sicurezza”, persone particolarmente addestrate, radicate nel territorio, conosciute in grado di fare da collegamento tra residenti e forze dell'ordine”.

“Non c'è solo il problema sicurezza – sottolinea il consigliere Stefano Spinelli – ma anche il centro storico dovrà avere la necessaria attenzione al di là dei luoghi comuni come siamo stati abituati finora. Il sindaco si rifugia dietro i dati che dicono che negli ultimi tre anni le cessazioni e l'inizio di nuove attività si equivalgono, tuttavia non sfugge a nessuno che l'inizio di quest'anno ha significato la chiusura di molte attività commerciali di peso e di qualità che caratterizzavano i luoghi e le strade centrali. A tutto questo bisogna aggiungere che va bene parlare di un nuovo ospedale, ma dobbiamo anche chiederci di cosa fare per migliorare la sanità. Sono di questi giorni tre esempi di malasanità particolarmente gravi, inoltre non esiste al Bufalini una chirurgia che copra tutte le ventiquattro ore. E poi, che fare del vecchio ospedale una volta terminato il nuovo?”.

“L'economia è il punto basale di tutto – dice Domenico Formica – bisogna valorizzare le imprese che hanno o mettono sede a Cesena. In particolare quelle proprietarie del fabbricato dove operano dovrebbero avere una riduzione consistente dell'Imu, proprio perchè meno favorite nell'allontanarsi per stabilire la propria attività in altri luoghi, nello stesso tempo una tassazione più bassa potrebbe essere d'incentivo a venire in questi luoghi”. “Anche se è un rientro – dice Gilberto Zoffoli – le situazioni oggettive sono profondamente cambiate e molte ferite restano aperte. Dando per scontato il ritorno dei grillini questi sono privi di Giorgio Rosso passato al gruppo misto, e poi che dire  dell' alternanza, anche se nota da tempo, in Cesena Siamo Noi con Vania Santi al posto di Vittorio Valletta?. Infine non si deve dimenticare il grosso travaglio che vive il Partito Democratico in sede nazionale e locale dove, ad esempio in consiglio, Giuseppe Zuccatelli resta nella maggioranza consigliare, ma non ha preso la tessera dei dem quindi non più riconoscendosi in quella forza politica e, oltre a lui, forse ci saranno altre novità”.

Piero Pasini

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