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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Urbanistica, verso la nuova legge regionale. Montalti: "Consumo di suolo a saldo zero"

“Si prevede inoltre di ridurre le previsioni di nuove urbanizzazioni da 250 a 70 chilometri quadrati, fissando una quota massima del 3% di espansione per ogni Comune", afferma Montalti

“Verso il consumo di suolo a saldo zero, la rigenerazione urbana e la riqualificazione energetica degli edifici; in più adeguamento sismico degli immobili, sostegno all'insediamento delle imprese e tutela del territorio agricolo. Sono questi gli obiettivi principali della disciplina regionale in tema di urbanistica che la Regione si appresta a riformare. Incentivi saranno previsti per la rigenerazione urbana e per interventi di adeguamento sismico ed efficientamento energetico grazie, anche con lo stanziamento di contributi regionali, oltre a incentivi fiscali e volumetrici” richiama Lia Montalti, consigliere regionale e capogruppo Pd in Commissione Territorio e Ambiente dopo l’informativa dell’assessore Raffaele Donini che ha anticipato le principali novità del progetto di legge alla vigilia di un mese di confronto sul testo con i territori, amministratori locali, associazioni di categoria e ambientaliste e professionisti.

Il progetto di legge dovrebbe essere depositato indicativamente entro fine anno e da lì partirà l’iter formale in Commissione Territorio e Ambiente e in Assemblea Legislativa. “Quello iniziato rispetto alla riforma della legge urbanistica - dichiara -è un percorso importante sul quale da diversi mesi sono già coinvolti amministratori, associazioni e categorie professionali, perché rivedere la norma urbanistica significa affrontare temi di grande impatto per il territorio. Gli obiettivi sono complessi e importanti, il metodo per raggiungerli è positivo se vogliamo davvero integrare concretezza e semplificazione, tutelando il nostro territorio e migliorando i nostri spazi urbani”. “Attraverso la futura legge urbanistica si vuole concretizzare l’impegno della nostra Regione - dice Montalti - sul versante dello snellimento delle procedure burocratiche per favorire l’attività di imprese e professionisti, in questo senso è previsto un taglio degli strumenti urbanistici, per semplificare la pianificazione”.

La Regione si doterà di un nuovo Piano territoriale regionale, che conterrà al suo interno anche gli attuali piani paesistici e la parte infrastrutturale del Prit, la Città Metropolitana e le Aree vaste si doteranno di un Piano strategico Territoriale Metropolitano o d’Area Vasta, mentre i Comuni, che avranno tre anni di tempo dall’approvazione delle nuove norme per avviarne i procedimenti di approvazione, di un Piano Urbanistico Generale (un unico strumento che andrà a sostituire gli attuali PSC e RUE) per stabilire la programmazione e pianificazione di tutto il loro territorio. Verrà dato spazio anche alle azioni che favoriscano la partecipazione e il controllo dei cittadini alle scelte urbanistiche degli enti locali, secondo il principio della piena trasparenza.

“Si prevede inoltre di ridurre - conclude la consigliera regionale - le previsioni di nuove urbanizzazioni da 250 a 70 chilometri quadrati, fissando una quota massima del 3% di espansione per ogni Comune. Il consumo di nuovo suolo entro il 3% sarà consentito esclusivamente per nuovi insediamenti produttivi, per edilizia residenziale sociale e per nuove abitazioni, solo se collegate a progetti di rigenerazione urbana. Resteranno invece fuori dal conteggio, per ragioni legate allo sviluppo di nuova economia, gli insediamenti produttivi considerati strategici a livello regionale, gli interventi di ampliamento produttivi e le opere pubbliche o di interesse pubblico”.

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