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Pompignoli (Lega): "Lucchi miope sulla sicurezza". La replica: "Politico virtuale"

La situazione di Cesena è emblematica di una colpevole e annosa miopia della Giunta comunale su un problema, quello della mancata sicurezza"

“Furti in abitazione, ma anche spaccio e degrado diffuso. La situazione di Cesena è emblematica di una colpevole e annosa miopia della Giunta comunale su un problema, quello della mancata sicurezza, che è sotto gli occhi di tutti grazie alla cronaca quotidiana, ma addirittura grazie alle rilevazioni statistiche, per le quali il territorio cesenate risulta un malato grave”. Lo afferma Massimiliano Pompignoli, consigliere regionale della Lega Nord, commentando l’intervista rilasciata dal sindaco Paolo Lucchi a fronte dell’annuncio di Matteo Renzi di un prossimo decreto legge in materia di sicurezza urbana che darà più poteri ai sindaci.

“Quello di Renzi è un déjà vu, ricalca infatti il decreto sicurezza di Roberto Maroni, quando era ministro degli Interni, contro il quale sinistra e Pd si stracciarono le vesti, tuonando contro i sindaci ‘sceriffi’, sbagliando su tutta la linea per ragioni puramente ideologiche e non di sostanza. Oggi il Pd torna sui suoi passi, come in questi anni molti suoi sindaci hanno mostrato lungimiranza e si sono convertiti alla tolleranza zero. Non così il sindaco di Cesena, Paolo Lucchi, che, contro ogni evidenza, ha continuato a sottovalutare il problema sicurezza. E che sia così lo confermano le surreali dichiarazioni che ha rilasciato, tese a negare che Cesena stia vivendo un’emergenza, soprattutto per i furti in abitazioni e imprese. Per Lucchi, in città non ci sono imbrattatori di muri e, se c’è accattonaggio, questo è dovuto alla crisi economica e non al fatto che decine di pseudo nomadi e di stranieri stazionano regolarmente davanti a supermercati, a chiese e per la strada a chiedere insistentemente soldi”.

“A parere del sindaco, in città non si spacciano sostanze, non esiste il vandalismo diffuso, nonostante gli allarmi lanciati da quotidiani e dalla gente. Dunque, perchè Lucchi dovrebbe preoccuparsi di mettere a punto un progetto complessivo, che preveda anche una Polizia municipale rafforzata e destinata al controllo del territorio anziché solo a multare i divieti di sosta? L’unico pallino di Lucchi è quello delle 400 telecamere ancora sulla carta. Un progetto costosissimo che, da solo e così diluito nel tempo, non serve a dare un segnale concreto e immediato ai problemi di sicurezza che la gente sta vivendo oggi”.

LA REPLICA – A stretto giro arriva la risposta del sindaco Paolo Lucchi: “Scopro, grazie al consigliere regionale della Lega Nord Massimiliano Pompignoli, di essere afflitto, insieme all’intera Giunta, da una ‘colpevole e annosa miopia” che mi porterebbe a “sottovalutare il problema della mancata sicurezza a Cesena”, secondo lui, invece, evidentissimo. Sono molto colpito dalla sua attenzione e, soprattutto, dalla sua capacità di elaborare tante dotte considerazioni, partendo esclusivamente da basi teoriche. Perché è evidente che la sua conoscenza di quanto si sta facendo a Cesena nel campo della sicurezza, è solo teorica. Non mi pare, infatti, che Pompignoli abbia partecipato ad alcuna iniziativa cittadina dedicata a questo tema, né che abbia seguito almeno una delle 11 assemblee di quartiere svoltesi negli ultimi 3 mesi, che hanno visto sempre la partecipazione delle forze dell’ordine. E non mi risulta neppure che qualcuno abbia lo abbia mai visto in giro per Cesena, e questo anche nonostante i ripetuti inviti per un incontro de visu in Comune (che non ha mai accettato)”.

“Certo, può essere affascinante affidarsi a presupposti virtuali per sviluppare ragionamenti liberi, senza bisogno di fare i conti con elementi reali. Il fatto, però, è che i problemi dei cittadini sono concreti e ogni giorno il Comune è impegnato ad affrontarli direttamente insieme a loro, perché è questo ciò di cui hanno bisogno. Temo quindi che, alla prova dei fatti, siano in pochi ad apprezzare i politici ‘virtuali’ come Pompignoli, con le loro esternazioni - sulla sicurezza, che nessuno sottovaluta, come su altro - studiate a tavolino, comodamente seduti su poltrone ben retribuite ma lontane dalla vita reale. Prima o poi anche Pompignoli se ne renderà conto e forse, in un moto d'orgoglio, si convertirà alla vita reale. Attendo quel momento per fargli da guida e condurlo lungo le strade, a conoscere dal vivo qualche cesenate, dal quale sarà accolto con la cortesia e l'ospitalità che siamo soliti riservare ai turisti”.

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