La Lega: "Svolta epocale sui rifiuti con il passaggio alla tariffa puntuale, c'è totale caos sulla gestione dei contenitori"

"Dal primo gennaio avverrà un cambio epocale sulla racc“Dolta rifiuti con il passaggio dal regime di tassa sui rifiuti a quello di tariffa puntuale e con l’esclusivo affidamento a Hera della gestione. Purtroppo, nessun utente cesenate ne è stato ancora informato ufficialmente. Parola dell’assessore Francesca Lucchi che, nella seduta di prima e seconda commissione di lunedì 19 dicembre, ha candidamente annunciato che partirà solo in gennaio una lettera per comunicare le novità. Si va delineando, insomma, una situazione caotica non solo sull’esatto calcolo delle tariffe, ma anche sulla gestione dei contenitori assegnati a nuclei famigliari e imprese, rispetto ai quali sarà verificato l’effettivo ammontare della produzione di rifiuti indifferenziati, che rappresenterà la quota variabile in bolletta, calcolata in base alla quantità di conferimenti e agli svuotamenti aggiuntivi rispetto ai minimi previsti. Una situazione kafkiana, insomma, che l’amministrazione non ha saputo chiarire neppure in commissione, salvo anticipare che bisognerà aspettare aprile 2023 per avere il nuovo regolamento e la relativa modulazione tariffaria”. Così in una nota i consiglieri comunali della Lega Antonella Celletti e Enrico Sirotti Gaudenzi.

“Legittime quindi le perplessità di tanti utenti registrate anche dalla stampa locale. Non si comprendono ancora, infatti, quali siano i benefici della tariffa puntuale tanto decantati dalla Giunta. Teoricamente il passaggio di regime dovrebbe premiare chi produce meno rifiuti indifferenziati. In realtà, non si sa nulla né rispetto alle tariffe, né sul possibile uso improprio dei contenitori che potrebbero diventare ricettacolo di rifiuti altrui. Per non parlare delle problematiche collegate agli effettivi occupanti di un immobile. Nessuno ha saputo spiegare come sarà conteggiata in modo puntuale la tariffa per le seconde case o per le case che rimangono disabitate per un determinato tempo o per i nuclei familiari i cui figli si recano in altre località per motivi di studio o lavoro. Aspetti, questi ultimi, totalmente trascurati dalla Giunta col rischio di vedersi addebitate somme per servizi non utilizzati e possibile abbandono indiscriminato di rifiuti al solo fine di evitare il superamento della soglia limite consentita”.