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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

La guerra in consiglio comunale, il M5S: "Stop al continuo invio di armi, non favorisce in alcun modo la Pace"

Il Movimento 5 Stelle torna sul consiglio comunale che si è svolto giovedì 9 marzo, si è parlato anche della guerra in Ucraina

Il Movimento 5 Stelle torna sul consiglio comunale che si è svolto giovedì 9 marzo, si è parlato anche della guerra che vede contrapposte Russia e Ucraina. "Tutti abbiamo il dovere di condannare qualsiasi guerra si presenti sul nostro pianeta; non dimenticando le parole di Gino Strada: “la guerra la fanno i generali ma muoiono i civili”, e come non essere d'accordo sul cessate il fuoco ed il ritiro dei russi , anche se sappiamo che non avverrà mai in questa situazione; allora per completezza ed equilibrio nel documento che il Pd presenta per sensibilizzare un governo di destra, bisognerebbe chiedere lo stop all’invio di armi (ormai prorogato per tutto il 2023 anche coi voti PD) ma anche il ritiro della Nato dall’Ucraina dove stanzia già da anni".

Afferma il M5S di Cesena: "Oggi la guerra è veramente incomprensibile, senza se e senza ma, ma proprio dalle parole del papa nascono le nostre prime perplessità sul contenuto del documento che ci è stato presentato, oltre ad altri passaggi non di poco conto. Bergogilo fino a poco fa era un pericoloso putiniano, non ha solo detto “si giunga subito al cessate il fuoco e si cerchino le condizioni per avviare negoziati”, ma ha ammonito i paesi occidentali a non “andare ad abbaiare davanti a casa di un dittatore” riferendosi chiaramente all’espansione militare della Nato a est resta unico leader “occidentale” dichiaratamente contrario al provocatorio invio ripetuto di armi in Ucraina (di cui noi italiani, non sappiamo né il quantitativo né la tipologia, unici al mondo). E’ giusto parlare di ritiro delle truppe dai territori occupati, ma da che mondo è mondo il ritiro delle truppe avviane dopo aver trovato un accordo di pace o dopo una sconfitta militare sul campo, ma non prima fucili ancora caldi".

"Ed è proprio su questo che vorremmo che si facesse chiarezza una volta per tutte - l’invio di armi - non solo per sfatare la narrazione ormai monocorde che sentiamo tutti i giorni, “servono per avvicinare la pace", ma per capire se il Pd è veramente schierato per la pace o è solo un modo per rifarsi una verginità perduta in questo ultimo burrascoso periodo".

Prosegue ancora il M5s cesenate: "Incomprensibile poi accomunare i diverse situazioni. Si menzionano Iran, Afghanistan e Turchia strumentalizzandole, si omette che sono questioni interne a Stati sovrani, tragedie causate da regimi integralisti che non accettano il progresso, né i suoi fondamenti sociali e civili, non si può intervenire se non distruggendo ancora una volta l’equilibrio e il tessuto sociale di quei paesi. Si omette la parte scomoda, in Iran e Turchia (membro Ue) ad esempio i curdi sono massacrati da oltre 50 anni, nel quasi totale silenzio dell’occidente. Detto questo vari seppur troppo generici punti dell’impegno sono condivisibili, chi non lo farebbe?, ma non ci basta. Vogliamo dichiarare che è divenuto urgente un cambio di prospettiva e di strategia politica per rendere prioritaria la via negoziale? Vogliamo dire stop al continuo invio di armi che non favorisce in alcun modo la pace? Oltre che in contrasto con le parole della Costituzione. Vogliamo dire che ci vuole molto più impegno politico da ambo le parti per la ricerca della fine del conflitto? Se il documento avesse contenuto queste motivazioni avremmo anche votato a favore; così come è stato presentato non ci trova d’accordo; e non abbiamo voluto emendarlo perché non collima coi nostri sentimenti e convinzioni", conclude il M5s..

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