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La Cgil: "Inutili le liberalizzazioni del commercio. Sì a un accordo vero"

Il sindacato mette in guardia sul pericolo che corrono i piccoli esercizi: "Non potranno reggere la competizione sugli orari di apertura e sulle aperture domenicali e festive con la grande distribuzione"

"Fra le tante liberalizzazioni annunciate l'unica che avuto corso è stata quella degli esercizi commerciali, che già il precedente governo aveva avviato". Esordisce in una nota la Filcams Cgil. "Un intervento di nessuna utilità, - prosegue - ma dannoso per il settore, penalizzante per le lavoratrici ed i lavoratori, poiché in una fase di contrazione dei consumi e di recessione, non porterà nuova occupazione, ma introdurrà nuova precarietà nel settore e maggior utilizzo di flessibilità “forzata”, alla quale le imprese ricorreranno per affrontare lo spostamento e non l'incremento dei consumi".

Il sindacato mette in guardia sul pericolo che corrono i piccoli esercizi: "Non potranno reggere la competizione sugli orari di apertura e sulle aperture domenicali e festive con la grande distribuzione". Poi l'affondo: "Per questi motivi la FILCAMS CGIL contesta e contrasterà con ogni mezzo la liberalizzazione del commercio. Per questi motivi la FILCAMS CGIL di Cesena non sarà disponibile a sottoscrivere patti con linee di indirizzo e non vincolanti  in merito alla liberalizzazione di orari e aperture degli esercizi commerciali".

"Pur apprezzando lo sforzo che l'amministrazione comunale di Cesena sta compiendo - continuano - non riteniamo sufficiente un patto che dia solo indicazioni, ma chiediamo una presa di posizione forte da parte di tutti, contro una disposizione inutile e dannosa. Non possiamo pensare, che Enti Locali come Regione e Comuni si facciano scippare una materia di loro  competenza, questa liberalizzazione non riguarda solo gli orari di apertura o le aperture domenicali, ma interviene anche sulle nuove aperture, liberalizzando di fatto i nuovi insediamenti commerciali, sottraendo ai Comuni la gestione del territorio, in un settore economico importante come il commercio".

"La FILCAMS CGIL di Cesena - concludono - propone che si definisca un vero accordo sul commercio, con regole certe, condivise e vincolanti. Pertanto, invitiamo tutti i soggetti, Amministrazioni Comunali ed Associazioni dei commercianti, ad avere coraggio, e ad una assunzione di responsabilità per riprendere il controllo di un settore che nel nostro territorio occupa circa diecimila addetti, sul quale a seguito della liberalizzazione di Monti si potrebbe abbattere un tsunami con conseguenze disastrose".

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