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Elezioni a Savignano, Giovannini: "L’integrazione con regole e rispetto della legalità"

L’integrazione deve essere accompagnata da regole e rispetto della legalità

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

«Ettore Stacchini pone un problema giusto e lo fa in modo corretto. Bisogna smettere di cadere in retoriche ideologiche per cui la solidarietà e l'ordine pubblico non vanno di pari passo. A Savignano esiste un problema, inutile negarlo, ed è altrettanto inutile ribadire che l'Amministrazione uscente non ha fatto abbastanza. Allo stesso tempo non è con gli annunci e le proposte vuote e demagogiche della destra che si risolve questo problema». Esordisce così Filippo Giovannini, candidato sindaco del centrosinistra alle prossime elezioni amministrative di Savignano, in risposta alle sollecitazioni avanzate da Ettore Stacchini a seguito dell'episodio del furto dei sacchi contenenti i vestiti destinati alla parrocchia di Castelvecchio.

Dall'ultima rilevazione dell'ISTAT risulta che gli stranieri (di 68 nazionalità diverse, sia UE che extracomunitari) a Savignano sono il 16% della popolazione totale (2.875 abitanti su 17.869), concentrati per quasi l'80% in 5 nazionalità: Albania (808 residenti, pari al 28%), Marocco (675 residenti, pari al 23,5%), Cina (374 residenti, pari al 13%), Senegal (195 residenti, pari al 6,8%) e Romania (192 residenti, pari al 6,7%). Ma il dato da considerare con attenzione è che un cittadino straniero su 4 è minorenne: sono 727 (il 25,3%), di cui la gran parte (558) sono nati in Italia.

Con questi dati è evidente che non possiamo fare finta che il problema non ci sia, ma dobbiamo anche chiederci perché è diventato un problema in questi anni. Dobbiamo iniziare subito a compiere quei controlli che tutti sanno che vanno fatti: negli appartamenti in affitto, negli esercizi commerciali, il presidio del territorio. Lo dico senza timore: in questi anni non si è fatto abbastanza perché si è scambiata l'integrazione con la tolleranza per chi non rispetta le regole. Non è più accettabile. Non ci deve essere più spazio per chi si approfitta delle grandi opportunità che questa comunità offre, come è purtroppo accaduto la settimana scorsa con lo spiacevole episodio del furto dei sacchi.

Allo stesso tempo dobbiamo mettere in atto politiche dell'integrazione serie e concrete. Possiamo anche gridare "fuori tutti" come fa la destra, ma è solo sciocca demagogia per di più inutile a risolvere i problemi. La convivenza si fonda sulle regole, ma non basta. La chiave di volta per tenere insieme la nostra società è il rilancio dell'occupazione. È il lavoro che ordina il tessuto sociale, non le forze di polizia. La vera sicurezza da garantire è quella del futuro dei nostri ragazzi e della loro possibilità di lavorare e costruirsi una vita a Savignano. Il problema della legalità, e dunque della sicurezza, deve essere affrontato a tutto tondo, ed è ciò che faremo».

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