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L'ex sindaco Buda nomina da solo gli scrutatori della minoranza, strali di FI e M5S

E' bufera sull'ex sindaco di Cesenatico Roberto Buda, finito al centro delle polemiche di Forza Italia e del Movimento 5 Stelle

E' bufera sull'ex sindaco di Cesenatico Roberto Buda, finito al centro delle polemiche di Forza Italia e del Movimento 5 Stelle nel suo ruolo di rappresentante delle minoranze nella commissione elettorale che nomina gli scrutatori in vista del prossimo appuntamento elettorale del referendum costituzionale del 4 dicembre prossimo. Pur essendo rappresentante di tutti i gruppi di opposizione, Buda avrebbe nominato da solo 18 scrutatori, senza confrontarsi con gli altri partiti. Inoltre questo è stato fatto senza un sorteggio, ma indicando nomine personali e dirette.

Duro è l'attacco di Forza Italia di Cesenatico: “L’impudenza e l’indecenza non conosce limiti nell’ex Sindaco Roberto Buda. Siamo indignati per il comportamento del Consigliere Comunale Roberto Buda in merito alla selezione dei candidati a scrutatore per il prossimo imminente Referendum Costituzionale. Il Consigliere Buda eletto in commissione elettorale come rappresentante delle opposizioni con tre voti su sei e solamente grazie ad un aggiustamento di “regolamento” dove si evince che in caso di parità di voti abbia accesso al posto in commissione il membro più anziano, giovedì scorso Buda ha superato ogni limite alla decenza”.

Ed entra nel merito: “Tutte le forze politiche di minoranza erano state preventivamente informate dall’Amministrazione della volontà di quest’ultima di cambiare metodo di selezione degli scrutatori passando dalla nomina diretta al sorteggio elettronico pur lasciando in ogni caso anche la facoltà di poter continuare anche con le nomine dirette. Forza Italia si era resa disponibile, insieme ai 5 stelle ad adottare il metodo più trasparente e democratico del sorteggio per età rispettando le quote di genere invece di effettuare nomine dirette che avrebbero favorito i soliti amici degli amici e parenti vari. Rimaniamo sbigottiti nell’apprendere che nella recente riunione della commissione il Consigliere Buda, eletto come rappresentante di tutte le opposizioni, con il suo solito fare dispotico ed arrogante, di fatto abbia prevaricato le volontà delle minoranze e scelto di nominare personalmente 18 scrutatori calpestando il parere di quattro forze politiche che siedono all’opposizione con lui e che teoricamente avrebbero gli stessi suoi diritti. Il lupo perde il pelo ma non il vizio”.

“Ci chiediamo come mai tutta la maggioranza abbia permesso un sopruso di questo tipo pur essendo a conoscenza delle volontà di Forza Italia e dei  5 stelle. Di fatto a Cesenatico, si rispecchia nient’altro che quello che si verifica a Roma dove il Partito Democratico governa anche con la compiacenza di NDC e UDC, producendo i soliti inciuci”.

Sulla stessa linea anche Giuliano Fattori, consigliere M5s Cesenatico: “Negli ultimi 5 anni il Movimento 5 Stelle alla vigilia di ogni tornata elettorale ha sollevato il problema della nomina degli scrutatori. La commissione elettorale formatasi all'indomani delle elezioni amministrative del 2011 era composta dall'allora maggioranza di centrodestra e dal Pd, e vedeva il Movimento come unica forza politica non rappresentata. Pd e Pdl hanno, negli anni, utilizzato un criterio di nomina degli scrutatori alquanto discutibile e discrezionale, disinteressandosi ripetutamente di applicare qualsiasi altro metodo che avrebbe potuto garantire alle persone in condizioni di difficoltà economiche di essere chiamati a ricoprire tale compito”.

“Durante il primo consiglio comunale della nuova amministrazione targata Pd abbiamo avanzato la nostra nomina in questa commissione per creare rotazione dei membri componenti. In quell'occasione venni  votato anche dal consigliere di Forza Italia Antonio Tavani e avrei garantito la rappresentanza politica di tutte le opposizioni, oltre che a creare il presupposto per cambiare dall'interno il sistema partitico di nomina degli scrutatori. Il Pd in quell Consiglio si assunse la responsabilità di astenersi facendo nominare a pari voti Roberto Buda per anzianità. E’ evidente che nella commissione elettorale dello scorsa settimana l’ex-sindaco non abbia rappresentato il Movimento”.

“A distanza di mesi apprezziamo la volontà del Pd di cambiare metodo di nomina degli scrutatori ma denunciamo la totale assenza di coinvolgimento con le opposizioni e soprattutto rimarchiamo l'errore politico di quell'astensione. Lamentarsi oggi per le scelte di Buda in commissione elettorale ci lascia estremamente perplessi viste le modalità in cui il veterano del consiglio comunale Mario Drudi gestì il voto del consiglio comunale dell’8 luglio scorso”.

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