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Italia Viva: "Dall'adesione a Ready nessuna limitazione a diritti. Lotta alle discriminazioni nel dna dei cattolici"

Italia Viva interviene n riferimento alla mozione approvata dal consiglio comunale di Cesena lo scorso 30 luglio, riguardo l’adesione alla rete di associazioni Re.A.Dy,

In riferimento alla mozione approvata dal consiglio comunale di Cesena lo scorso 30 luglio, riguardo l’adesione alla rete di associazioni Re.A.Dy, il gruppo di Italia Viva Cesena tiene a sottolineare che "tale atto istituzionale non provoca nessuna limitazione alla libertà costituzionale di pensiero e di opinione". Ad affermarlo Tommaso Pirini, Coordinatore Provinciale Italia Viva a Forlì-Cesena.

“Il mondo cattolico deve sostenere le battaglie contro le discriminazioni sociali - afferma  Pirini - anzi, nella storia del cristianesimo è proprio la discriminazione subita dai cristiani nel corso dei secoli che ha partecipato a forgiare l’identità cristiana e, per chi si professa tale, il contrasto ad ogni forma di discriminazione dovrebbe essere obiettivo primario per un impegno nella società e ancor di più in politica, come già ribadito più volte anche dal Santo Padre.”

Inoltre non si rileva "nessuna connessione tra la rete suddetta e quanto accaduto con il ddl Zan in Senato, e quanto meno il fatto che ci siano pericoli che la cosiddetta “teoria del gender” venga diffusa nelle scuole. Siamo fermamente convinti che l'impegno contro le discriminazioni debba riguardare tutti, anche le istituzioni locali e tutte le organizzazioni, comprese quelle riferite alle confessioni religiose. Auspichiamo, pertanto, che possano presto esservi occasioni di confronto e convergenza su tanti altri temi che toccano più da vicino l'esistenza delle persone. Il nostro impegno va e andrà in questa direzione".

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