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Istituti comprensivi, il sindaco Buda smorza i timori

"Vista l'importanza della scuola nel tessuto sociale di ogni città", il sindaco Roberto Buda fa un po' di chiarezza su quelli che vengono denominati istituti comprensivi

Il sindaco di Cesenatico, Roberto Buda, chiarisce sul tema degli istituti scolastici comprensivi. “La legge 111 del luglio 2011 confermata dalla delibera 55 dell’ottobre 2011 della Regione Emilia Romagna ha introdotto la riorganizzazione della rete scolastica in istituti comprensivi – ha esordito Buda -. E’ opportuno uscire dal fraintendimento che per istituto comprensivo si intenda un unico edificio che contiene alunni della materna, delle elementari e delle medie: così non è in quanto l’organizzazione dell’istituto comprensivo può dislocarsi anche su distinti edifici-plessi ubicati in diversi luoghi del territorio”.

“Ogni istituto comprensivo dovrà essere costituito da 1000 alunni, considerati nel complesso di scuola materna, elementare e media con una tolleranza del -/+ 20% - ha proseguito il primo cittadino -. Nel triennio 2012-2015 ogni comune della nostra Regione dovrà adeguarsi alla normativa. Il Comune di Cesenatico con la delibera 410, approvata nel mese di novembre 2011, ha proposto la riorganizzazione della rete scolastica in 3 istituti comprensivi”.

“Nel merito della vicenda si è inserita la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome la quale con una nota dell’ottobre 2011 a firma del Presidente Vasco Errani inviata al Ministro dell’Istruzione ha chiesto l’apertura di un tavolo di confronto in merito alle modalità attuative della disciplina sugli istituti comprensivi – ha continuato Buda -. In questa nota è stata avanzata una specifica proposta che contempla anche, per particolari casi, il mantenimento dell’odierna organizzazione della rete scolastica, ancorché non articolata in istituti comprensivi".

"In attesa dei risultati di tale richiesta della Conferenza e considerato che le tempistiche di obbligatoria attuazione degli istituti comprensivi lasciano ancora margine di valutazione, si è ritenuto di congelare ogni decisione per qualche mese così da poter fare le scelte migliori per la nostra città ed i suoi cittadini e se la legge ce lo permetterà noi faremo di tutto per mantenere l’organizzazione attuale”, ha conclusa Buda.

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