rotate-mobile
Politica Bagno di Romagna

"Destinazione Romagna", Bagno fuori dal consiglio d'amministrazione: interrogazione al sindaco

Il Comune di Bagno di Romagna, viene riportato nel question time, "non è riuscito ad avere un proprio rappresentante in questo nuovo organismo"

"Destinazione Romagna" al centro di un'interrogazione del gruppo consiliare "La Nostra Sinistra". Il Comune di Bagno di Romagna, viene riportato nel question time, "non è riuscito ad avere un proprio rappresentante in questo nuovo organismo. La nuova Legge regionale sul turismo, che ne aveva previsto la formazione, ne ha definito il ruolo di promozione e valorizzazione turistica di vasti territori, anche affiancando e sostenendo le azioni di promo-commercializzazione realizzate dagli operatori privati che operano, nel nostro caso,  nelle Province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e Ferrara. In rappresentanza della nostra Provincia sono stati infatti eletti l’assessore di  Bertinoro (per l’area forlivese) il sindaco di Cesenatico e l’assessore di Cesena (per l’area del cesenate). Dei comuni montani nessun rappresentante neppure per le altre Provincie di Rimini e Ravenna".

"Vi è certo una evidente opportunità nella scelta di Cesenatico (per il turismo balneare), così come per quella di Bertinoro (immaginando che questa sia stata la scelta dell’area forlivese). Assolutamente non condivisibile, a nostro avviso, l’esclusione di Bagno di Romagna a favore di Cesena - prosegue "La Nostra Sinistra" -. E non solo per le presenze turistiche che vantano numeri di rilievo con 234 mila unità all’anno a fronte delle 136 mila presenze turistiche annue di Cesena, ma anche per le peculiarità e caratteristiche specifiche di un territorio montano che si distingue per la presenza di un settore termale all’avanguardia (seconda stazione per importanza sul territorio regionale dell’Emilia Romagna) e per un patrimonio naturalistico e ambientale quotidianamente riconosciuto (con una vasta parte del nostro territorio all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi). Un assenza non immaginabile fino a poche settimane fa, oggi diventata incredibilmente realtà anche grazie al voto favorevole del rappresentante di Bagno di Romagna, l’assessore al turismo Alessia Rossi che ha partecipato all’Assemblea. Bagno ha quindi avallato la propria esclusione dal Consiglio di amministrazione di “Destinazione Romagna”".

"E non è, sia chiaro, una questione di poltrone. Infatti la principale ed immediata conseguenza di questa scelta scellerata è che gli interessi turistici di Bagno di Romagna, del turismo termale di qualità, del turismo verde in Appennino saranno poco e male rappresentati all’interno dell’organismo che deciderà, nei prossimi tre  anni, delle politiche e delle risorse pubbliche a questo scopo destinate - prosegue "La Nostra Sinistra" -. Solo poche settimane fa, in occasione dell’adesione del nostro Comune al nuovo ente, il nostro gruppo consiliare aveva avuto modo di segnalare esplicitamente, nel corso del Consiglio comunale,  il rischio di  una prevalenza delle rappresentanze di territori demograficamente e politicamente più rilevanti del nostro, a scapito della effettiva capacità di attrarre e delle specificità dell’ambito montano in generale. Le nostre parole, evidentemente, non sono state ascoltate e gli interessi turistici di Bagno di Romagna ne sono usciti pesantemente mortificati e compromessi. Riteniamo opportuno e doveroso che l’Amministrazione comunale trovi il modo di porre rimedio a questa incredibile situazione".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Destinazione Romagna", Bagno fuori dal consiglio d'amministrazione: interrogazione al sindaco

CesenaToday è in caricamento