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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Sale slot a Cesenatico, il Movimento 5 Stelle: "Siano aperte dalle 9 alle 24"

Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Alberto Papperini, ha presentato un'interrogazione nella quale invita il sindaco Roberto Buda e la giunta "ad attivarsi per predisporre un’ordinanza sindacale"

Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Alberto Papperini, ha presentato un'interrogazione nella quale invita il sindaco Roberto Buda e la giunta "ad attivarsi per predisporre un’ordinanza sindacale al fine di ordinare gli orari di utilizzo degli apparecchi di intrattenimento e svago con vincite in denaro collocati in diverse tipologie di esercizi (commerciali, locali o punti di offerta del gioco) su tutto il territorio comunale dalle ore 9,00 alle ore 24,00 di tutti i giorni, festivi compresi".

Ricorda Papperini che "l' 8 agosto 2013 il Consiglio comunale ha approvato la mozione che proponeva di arginare il problema socio-economico quale è il gioco d'azzardo. Il documento approvato impegna il Comune di Cesenatico ad aderire al “Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d'azzardo”. I sostenitori, e quindi anche il Comune di Cesenatico, sono uniti dall’idea di portare avanti una proposta di riforma delle leggi sulla gestione di questo fenomeno, che come dimostrato dai dati e dagli studi in campo clinico e sociale, può avere ricadute problematiche sulla vita personale di chi lo pratica in modo compulsivo. E’ quindi necessario impegnarsi per regolamentare le proposte di gioco d’azzardo anche a livello locale".

"Il gioco d’azzardo è la terza industria italiana, con il 3% del Pil nazionale, 5.000 aziende, 120.000 addetti, 400.000 slot machine, 6.181 punti gioco autorizzati, oltre il 15% del mercato europeo e oltre il 4,4% del mercato mondiale, il 23% del mercato mondiale del gioco online - chiosa l'esponente pentastellato -. Sono 15 milioni i giocatori abituali, 2 milioni quelli a rischio patologico, circa  800.000 i giocatori già malati. Sono necessari 5-6 miliardi l’anno per curare i dipendenti dal gioco, mentre le tasse incassate dallo Stato sono solo 8 miliardi".

"Le persone più interessate al gioco - analizza Papperini - sono le fasce più deboli e fragili della nostra società, chi ha una minore scolarizzazione, chi ha un lavoro più precario, chi è in difficoltà nel trovare una propria identità: giocano il 47% degli indigenti, il 56% delle persone appartenenti al ceto medio-basso;  il 70,8% di chi ha un lavoro a tempo indeterminato, l’80,2% dei lavoratori saltuari, l’86,7% dei cassintegrati".

"Giocano di più e con più soldi i ragazzi delle scuole professionali, e giocano il 61% dei laureati, il 70,4% di chi ha il diploma superiore, l’80,3% di chi ha la licenza media - conclude -. Giocano anche gli adolescenti: si stima che giochi il 47,1% degli studenti tra i 15 e i 19 anni: il 58,1% dei ragazzi e il 36,8% delle ragazze. Gli adolescenti sono più a rischio dipendenza: circa il 4%-8% ha un problema di gioco e il 10-14% è a rischio di diventare giocatore patologico".

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