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Politica

"Aggressioni in stazione, vandali che devastano la scuola e furti in casa. A Cesena anche insicurezza e degrado"

Così in una nota i consiglieri comunali della Lega Antonella Celletti e Enrico Sirotti Gaudenzi. Critiche anche sull'emergenza abitativa

“Nel regno incantato della Cesenalandia futura descritta sabato scorso dal sindaco Enzo Lattuca sul palcoscenico del Verdi, secondo quanto riportano i media, succedono anche fatti che non coincidono con la visione celebrativa del primo cittadino. Accoltellamenti in stazione, vandali che devastano la presidenza di un istituto scolastico, furti a raffica in vari quartieri. Il tutto solo in questi ultimi giorni, ma notizie di questo tenore sono ormai quotidiane. Suggeriamo allora a Lattuca di aggiungere, ai sei declinati al Verdi, due aggettivi, insicura e degradata, che possono descrivere la Cesena di oggi, quella che interessa principalmente ai cittadini, certamente più della Cesena utopica di domani”. Così in una nota i consiglieri comunali della Lega Antonella Celletti e Enrico Sirotti Gaudenzi.

Emergenza casa

“Ma la ‘vision’ della Cesena futuribile di Lattuca contiene un altro vizio di fondo - secondo i consiglieri leghisti - non contempla, infatti, alcuna responsabilità politica sui temi critici dell’abitare. C’è infatti un fil rouge di politiche miopi che collega le amministrazioni di sinistra del passato con il presente. Ingeneroso da parte di Lattuca scaricare la carenza di alloggi in affitto sulle spalle di non meglio precisati ‘multiproprietari’ o minacciare spericolate quanto illiberali ‘requisizioni’. Onestà intellettuale avrebbe voluto che Lattuca ripercorresse le tappe che hanno condotto alla situazione attuale. Partendo, per esempio, dal farraginoso e, a detta degli esperti, fallimentare Prg 2000, che accollava ai privati la realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp) in misura proporzionale al costruito. Con mercato bloccato e aziende in difficoltà si è dovuto dire addio a molti, già previsti, alloggi Erp. Che nulla c’entrano con gli alloggi Ers (edilizia residenziale sociale) del futuro quartiere Novello (progetto enormemente ridimensionato di cui si parla dal 2008), a prezzi calmierati, non si sa in che misura, ma certamente cosa diversa da alloggi popolari. Lattuca, quindi, evita una lettura obiettiva della realtà, non ricorda per esempio il mercato immobiliare gradualmente viziato anche dall’incremento di richieste dal mondo universitario, per dilungarsi in promesse e declinando tutti i verbi al futuro: faremo, potenzieremo, azzereremo. Quando? Chissà. ‘Azzereremo l’Imu per tre anni a chi affitterà i 3.000 alloggi sfitti di cui si parla da annì’: questo l’apice del climax oratorio di Lattuca", conclude la nota della Lega.

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