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Inizia a muovere i primi passi a Cesena il comitato promotre di "Sinistra Italiana"

Inizia a muovere i suoi primi passi il comitato promotore di Sinistra Italiana, il nuovo soggetto politico a cui anche Sel aderisce

Inizia a muovere i suoi primi passi il comitato promotore di Sinistra Italiana, il nuovo soggetto politico a cui anche Sel aderisce. A porre i temi in agenda per il prossimo anno è Elena Baredi: “A Sinistra, dopo lo scioglimento di SEL, si proverà a ricompattare e a riorganizzare il campo largo dei progressisti, mentre il Paese e le forze politiche, tra un voucher e l’altro, tra un referendum e l’altro, dovranno arrivare all’accordo per una nuova legge elettorale”.

“Anche a Cesena saremo impegnati nei prossimi mesi, con un congresso locale che si terrà ai primi di Febbraio, alla ricostruzione di una sinistra autonoma e popolare che trovi nella Costituzione – dopo lo scampato pericolo di una riforma confusa e pericolosa – le sue fondamenta. A Cesena accade una cosa mai vista prima: tutte – tutte! –   le opposizioni, sia quelle presenti che quelle non presenti in Consiglio comunale, al di là delle differenze che le caratterizzano, denunciano come esista un problema serio e reale di partecipazione, di democrazia, di confronto e di discussione sui temi veri della città. Il monocolore PD che governa la città si è trincerato attorno, mica al Partito, ma – come sempre è più evidente – ad un gruppo ristrettissimo di persone che la pensa sempre e solo come il Sindaco e, ancora peggio, che sempre e solo con il Sindaco si confronta”. 

“Occorrerebbe un unico segnale, una vera e concreta risposta contro questa che denunciamo come la barbarie del pensiero unico : si torni a dare concreta voce ai cittadini con l’elezione diretta dei consigli di quartiere. Si ripristini la sovranità che appartiene al popolo, si ricominci a praticare la funzione educativa e pedagogica non solo della politica ma anche dell’amministrare. Certo, so bene che da sole le elezioni dei consiglieri di quartiere non bastano ma sono certa che è da lì che occorre ripartire: il contrario – e cioè la nomina indiretta – non ha funzionato e anzi anche su temi importanti non ha coinvolto i cittadini. Prova lo sono stati gli incontri che l’amministrazione ha svolto nei diversi quartieri per discutere del nuovo ospedale: scarsa, scarsissima partecipazione e anzi l’argomento pare più interessare le forze economiche piuttosto che un dibattito vero sul destino della sanità a Cesena”.

Sull'ospedale dice Baredi: “A tal proposito ribadiamo che prima, anche solo un attimo prima di parlare di un ospedale e quindi di una casa nuova per la nostra sanità, occorre dare una risposta alle questioni che qui ed ora rimangono irrisolte: prima fra tutte la cardiologia del Bufalini. Abbiamo creduto alla promessa di vedere intensificata la cardiologia per almeno 12 ore al giorno per 5 giorni la settimana, che l’azienda aveva fatto in seguito alla battaglia condotta da SEL: ma di quella promessa sono rimaste solo parole. Ora che il reparto è anche senza la guida di un primario cosa si intende fare? Come pensano di fare il Sindaco e il Direttore generale Tonini per rispondere alla richiesta dei cittadini cesenati di avere un servizio di cardiologia che risponda alle loro necessità di salute? Aspettiamo il nuovo ospedale? Aspettiamo 10/15 anni?”.

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