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Infrastrutture, il consigliere Vergaglia (Pd): "Serve una visione strategica forte"

"Nel campo infrastrutturale tutti i Comuni Romagnoli devono fare squadra, partendo tutti da una visione strategica forte, da un confronto, leale e franco tra tutte le amministrazioni"

Il consigliere Comunale Andrea Vergaglia e Delegato alle Infrastrutture per il Partito Democratico di Cesena chiede a gran voce un piano strategico congiunto. "Nel campo infrastrutturale tutti i Comuni Romagnoli devono fare squadra, partendo tutti da una visione strategica forte, da un confronto, leale e franco tra tutte le amministrazioni e infine un compromesso condiviso ma che ci permetta di portare a termine la visione e l’obiettivo che ci siamo posti tutti insieme. Tutte le grandi “battaglie” del passato sono passate da questo rapporto, penso al casello autostradale di Cesena Nord, il CER, le grandi riqualificazioni della zona Arrigoni e dello zuccherificio".

"Così come per la Secante, prima parallela alla ferrovia, poi sotterranea, prima fino allo svincolo dell’E45 e poi 400 metri più lunga fino al Borgo di Case Scuola Vecchia con l’idea, forse troppo debole, di proseguire fino alla tangenziale di Forlimpopoli. Troppo debole, oppure non condivisa da tutti i Comuni e quindi senza compromesso. Ora noi vogliamo questo compromesso! Vogliamo dialogare e fare squadra con Bertinoro, Forlimpopoli e Forlì. Le scelte urbanistiche che andremo a vivere, devono essere capaci di adattarsi alle esigenze che provengono anche dal mondo del lavoro e determinare le condizioni per far prosperare in qualità e quantità le imprese Romagnole, nostro fiore all’occhiello e orgoglio del nostro territorio e diventare attrattivi nei confronti tutte quelle che vorranno venire nel nostro territorio per insediarsi come loro punto di sviluppo".

"Il completamento dell'E45 e la realizzazione del Casello Nord, hanno creato un’intersezione fra A14 e E45 trasformando la nostra città in uno snodo stradale molto importante per la Romagna e dando impulso ad una forte richiesta insediativa, consolidando definitivamente la centralità trasportistica del territorio cesenate. Sempre nell’ottica di valorizzazione delle eccellenze e dei vantaggi competitivi del nostro territorio occorrerà valorizzare la rete infrastrutturale viaria. Serve un piano strategico congiunto, per la gestione del territorio disegnando insieme la cornice dentro cui dovranno muoversi le pianificazioni di tutti i singoli comuni, Solo allora si potrà parlare di città metropolitana della Romagna. Chiediamo a gran voce il completamento della tangenziale di Cesena, con la realizzazione del Lotto Zero della Secante, un'opera che andrebbe a completare una infrastruttura importante (probabilmente la più importante) della nostra città. La richiesta nasce dalla necessità di migliorare la sicurezza in quanto l'attuale connessione;tangenziale-viabilità ordinaria risulta particolarmente pericolosa, come dimostrato dai diversi incidenti che si sono verificati negli ultimi anni nella zona del borgo di Case Scuola Vecchia. Recentemente sono stati finanziati, con un investimento di 7 milioni di euro, il primo e il secondo lotto, ossia la strada di collegamento fra la Via Mattei e la tangenziale di Forlimpopoli. Tratto lungo circa 900 metri, per mettere in collegamento il sistema tangenziale di Forlì con la tangenziale di Forlimpopoli. Il collegamento veloce fra Forlì e Cesena è previsto negli strumenti di pianificazione della Regione nel PRIT (Piano Regionale Integrato Trasporti) dove è inserita fra le opere infrastrutturali strategiche. Su questo dobbiamo lavorare, e fare squadra, senza tralasciare la fase transitoria".

"Insieme all’amministrazione Comunale stiamo lavorando per ottenere una modifica temporanea alla viabilità pesante lungo la via S. Cristoforo, trovando percorsi alternativi. La borgata di Case Scuola Vecchia sarà la nostra priorità, dobbiamo proseguire con forza obiettivo del Lotto zero, senza dimenticare chi da 15 anni subisce un traffico veicolare troppo elevato. Parleremo rigenerazione e riqualificazione nei prossimi mesi con il nuovo Piano Urbanistico, partiamo anche da qui, dalla “riqualificazione del benessere” dalla rigenerazione della qualità della vita delle zone in cui è elevato il disagio per motivi acustici. Solo con un rapporto visione e compromesso tra tutti i comuni, senza bandiere e campanilismi, potremo ottenere questo grande obiettivo, che farà il bene non di un singolo Comune, non di una singola amministrazione, ma di una intera collettività di circa 1 milione di donne e uomini che potranno finalmente essere collegati tra di loro da una rete d’infrastrutturale all’avanguardia che renderà la Romagna ancora più competitiva in Italia e in tutta Europa".

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