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"Tornare a lavorare in sicurezza", le istanze di Centro anch'io ai parlamentari

"Ma quello che più preoccupa è che non esiste un progetto per la ripartenza. Mancano la speranza e la voglia di investire nel futuro"

“Interessante e proficuo incontro a Roma con rappresentanti dell’associazione Centro anch’io di Cesena. La preoccupazione è evidente e non solo a Cesena per la mancanza di attenzione del Governo nei confronti della rete commerciale e degli esercizi di somministrazione, in ginocchio dopo mesi di chiusure e ‘coprifuoco’ spesso imposti senza giustificazioni". Così in un post Facebook il deputato della Lega, Jacopo Morrone. I gestori di bar e ristoranti cesenati, come promesso, sono arrivati fino a Roma per protestare, oltre che per incontrare i parlamentari La scorsa settimana c'era stato il sit-in davanti alla sede della Regione Emilia Romagna.

"Quello che più preoccupa è che non esiste un progetto per la ripartenza", sottolinea Morrone. "Mancano la speranza e la voglia di investire nel futuro. Mentre il Paese assiste incredulo allo spettacolo surreale di Conte e della maggioranza che litigano fra di loro per qualche posto in più, per la sopravvivenza o per misurare il proprio potere contrattuale, la Lega si occupa della vita reale e dei problemi quotidiani di baristi, commercianti, palestre, ristoratori e di centinaia di migliaia di italiani invisibili, ai quali fino a oggi sono stati richiesti solo sacrifici. Il nostro obiettivo: tenere alta l’attenzione sulla sorte di imprese, partite iva e esercenti, portare avanti le loro istanze in tutte le sedi istituzionali e, insieme alle associazioni che li rappresentano, trovare soluzioni concrete che permettano di guardare al domani con speranza e lavorare in sicurezza”.

Le istanze di Centro anch'io ai parlamentari

"L’obiettivo - spiega Centro Anch'io - è quello disensibilizzare sulla necessità di emanare celermente provvedimenti finalizzati a consentire la sopravvivenza di quelle piccole-medie imprese sulle quali da sempre si basa l’economia del nostro Paese. Un Paese che non può più permettersi pressapochismo, incapacità e immobilismo  sulla pelle dei propri cittadini e che se vuole avere un futuro deve dimostrare coraggio  e competenza. Ieri abbiamo incontrato . Enrico Aimi di Forza Italia e Jacopo Morrone della Lega mentre oggi siamo stati ricevuti da Ettore Rosato, vice-presidente della Camera,  Marco Di Maio di Italia Viva, Marco Osnato di Fratelli d'Italia e  Matteo Salvini. A tutti è stato consegnato un documento contenente le nostre istanze col fine di fornire un sostegno concreto ed evitare ulteriori gravi ripercussioni economico-sociali".

Le richieste dell'associazione

Protocolli e tempi chiari per tornare a lavorare in sicurezza

"Meno di un anno fa sono stati definiti rigidi protocolli ai quali le aziende si sono  allineate, investendo importanti risorse per adeguare le proprie strutture per poi  essere fermate ad Ottobre con l’impossibilità di ammortizzare i costi. Le imprese non possono più permettersi di attendere tempi incerti e azioni a supporto delle stesse inefficaci o lacunose: serve concretezza, consentendo alle aziende di tornare a svolgere il proprio lavoro in sicurezza".

Abbattimento dei costi fissi

"Negli ultimi mesi in cui a diversi settori è stata imposta l’impossibilità di lavorare, oltre a ristori inefficaci e incerti, non sono stati abbattuti i tanti costi fissi che le imprese hanno però continuato a dover sostenere. Affitto, scadenze fiscali e utenze sono solo le principali voci gravanti sui bilanci aziendali, duramente messi alla prova dalla pandemia. Servono misure immediate atte ad abbattere i canoni di locazione (ad esempio intervenendo sull’IMU per i proprietari di immobili che riducano  sensibilmente l’affitto richiesto) e una cancellazione della tassazione relativa al periodo da Novembre alla fine del periodo di restrizioni (contributi INPS, IRPEF e TARI su tutte)".

Implementazione di misure a sostegno delle Newco

"Fondamentale infine è comprendere da subito le NewCo nel piano ristori, attualmente ingiustamente penalizzate per il solo fatto di non avere uno “storico” di riferimento, avendo iniziato la propria attività recentemente. Confidiamo nella Politica e nelle Istituzioni alle quali ci affidiamo, rimanendo come sempre a disposizione per dare, nel nostro piccolo, un contributo fattivo in quel territorio che tanto amiamo e per il quale da anni impegniamo risorse ed energie. Infine, questo iter di alimentare i rapporti umani rispetto alle reali esigenze vuole essere di stimolo ad Istituzioni e Associazioni di Categoria affinché si adoperino più efficacemente attraverso il loro importante ruolo".

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