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Incarichi comunali, Cappelli (Ncd-PdL): "Evidente problema di trasparenza"

Il gruppo consiliare del Pdl in questi anni è intervenuto in più occasioni per segnalare il grave problema degli incarichi professionali assegnati dall'Amministrazione comunale,

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

Il gruppo consiliare del Pdl in questi anni è intervenuto in più occasioni per segnalare il grave problema degli incarichi professionali assegnati dall'Amministrazione comunale, intendendo per tali non solo le cosiddette consulenze, ma in generale tutte le prestazioni di servizi affidate a professionisti esterni al Comune. Nel mese di dicembre, ed in particolare negli ultimi giorni dell'anno, abbiamo notato una notevole attività in questo campo, infatti sono stati affidati incarichi professionali per una spesa complessiva di circa 140mila euro. Un fatto strano, soprattutto in un periodo di presunte "vacche magre" per le amministrazioni pubbliche. Studiando le determine di assegnazione degli incarichi, si nota che l'oggetto di tali prestazioni spazia dall'urbanistica (definizione dei luoghi della cultura e dell'identità del centro storico; censimento degli edifici rurali con carattere di interesse storico culturale ed ambientale), al turismo (progettazione e realizzazione di un video promozionale su Cesena), all'informatica (fornitura di moduli software per la gestione e il rilascio dei contrassegni Ztl) e molti altri.

L'affidamento di questi incarichi avviene spesso senza lo svolgimento di procedure comparative, anche quelle più semplici come la richiesta di alcuni preventivi da confrontare. Ciò è consentito in base al vigente regolamento comunale, che prevede la possibilità di acquisire direttamente servizi e forniture di importo inferiore a 40mila euro, anche con un unico preventivo. E' evidente però che si pone, soprattutto per le prestazioni di natura professionale, un grosso problema di trasparenza per il Comune e di eccessiva discrezionalità da parte dei singoli dirigenti.  E' corretto, ad esempio, che un incarico professionale da oltre 20mila euro venga assegnato a un giovane informatico o ad un neo-laureato architetto senza adeguate procedure comparative, in una fase in cui tanti loro coetanei (che magari non dispongono di contatti all'interno dell'Amministrazione comunale) faticano non poco ad accedere alla professione?

Nei prossimi mesi le pagine dei giornali locali saranno certamente piene di slogan elettorali sul tema del lavoro. Ma una cosa semplice e concreta la si potrebbe fare fin da subito: dare pubblicità (attraverso il sito internet comunale, gli ordini e le associazioni di categoria) a tutte le esigenze di prestazioni professionali da parte del Comune, con importo superiore ai 3mila euro, valutare più offerte ed infine pubblicare on-line le determine di assegnazione degli incarichi. E' una proposta che non permetterebbe di creare più posti di lavoro, ma indubbiamente darebbe più trasparenza e - forse - sparirebbe l'idea che questi incarichi possono essere legati ad interessi partitici ed elettorali.

 
Riccardo Cappelli
Capogruppo Nuovo Centrodestra - Pdl Cesena

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