“In Common Sport+”, Gualmini (Pd) plaude al progetto che promuove uno stile di vita sano per gli over 60
"Cesena da sempre è una città attenta alle opportunità che derivano dai bandi europei, e questo progetto, “InCommon Sport +: Fit, Food and Fun for Elderly!”, inserito nelle novità del programma europeo “ErasmusPLUS”, è l’ennesima dimostrazione "
"Cesena da sempre è una città attenta alle opportunità che derivano dai bandi europei, e questo progetto, “InCommon Sport +: Fit, Food and Fun for Elderly!”, inserito nelle novità del programma europeo “ErasmusPLUS”, è l’ennesima dimostrazione di come vi sia grande attenzione e impegno da parte dell’amministrazione locale nel cogliere tutte le opportunità di accedere a risorse europee". Interviene così Elisabetta Gualmini, Eurodeputata del Partito Democratico nella nostra circoscrizione, alla notizia della partenza del nuovo progetto triennale “In Common Sport+”, avvenuta giovedì nel locale campo di atletica di Cesena.
Questo progetto, rispetto al primo triennio (2018/2020), ha cambiato leggermente denominazione inserendo il “plus” rispetto alla denominazione originaria, in quanto oltre ad occuparsi dell’attività fisica e della socializzazione per persone in età avanzata over 60, include anche il discorso di una corretta alimentazione.
"Ritengo opportuno – prosegue Gualmini - che l’attività sportiva sia praticata in ogni fascia di età, in quanto è molto importante come forma di prevenzione di possibili patologie, e come ricerca di un sano stile di vita. Questo progetto (che finanzia anche altre 5 città di altrettanti stati dell’UE) credo sia la strada giusta sulla quale proseguire, e spero che possano esserci in futuro ulteriori risorse per espanderlo in altre città. L’obiettivo principale del progetto è quello di promuovere uno stile sano di vita incentivando l’attività fisica attraverso giochi tradizionali e giochi di squadra con regole studiate per questa fascia di popolazione e studiando le loro abitudini alimentari per prevenire alcune problematiche legate all’età, creando protocolli di allenamenti tipo, confrontandoli anche con le altre città con competizioni “intergenerazionali” su più discipline. Ovviamente, anche la promozione di maggiori relazioni sociali, la lotta all’isolamento delle persone più mature e la generazione di pratiche interpersonali e comunitarie sono obiettivi significativi".
"L’OMS è spesso sotto i riflettori da quando è scattata l’emergenza Covid-19, ma sin dalla sua nascita è sempre stata attenta a promuovere questi valori per la salute psicofisica degli individui, sui prinicipi della Carta di Ottawa del 1986, inoltre – continua Gualmini – con essa ha ridefinito il concetto di salute e il suo legame stretto con le città, favorendo promozione, integrazione e partecipazione dei cittadini alla vita attiva. Pertanto – conclude la Mep Gualmini – dopo una splendida estate con forti emozioni sportive, legate prima alla vittoria degli Europei di Calcio, e successivamente alla splendida performance dei nostri atleti tricolori alle Olimpiadi di Tokyo, senza dimenticare le Paraolimpiadi tuttora in corso, rafforzano il ruolo sempre più importante che lo sport ha in ogni sua forma e livello, in quanto è uno degli strumenti più forti di integrazione e unione tra le persone, e non deve essere necesseriamente agonistico per essere interessante, in quanto è una delle migliori medicine per il benessere di ogni individuo, nonché una delle cose che ci ha aiutato a tornare a una graduale normalità dopo l’allentamento delle restrizioni".