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In arrivo il capannone industriale nell'area agricola, le perplessità di Emilia-Romagna Coraggiosa

"Si auspica, pertanto, che la giunta, l’amministrazione, i consiglieri dimostrino attenzione alla sostenibilità ambientale, rimandando tale decisione a un successivo consiglio comunale"

"Giovedì 28 Maggio, il punto 12 all’ordine del giorno del consiglio comunale di Cesena prevede un’istanza di ARCA S.P.A. per una variante al Piano Regolatore Generale.  Arca, azienda della grande distribuzione, vorrebbe costruire un capannone da 23.000 metri quadrati che con le opere accessorie interesserà 50.000 metri quadrati in un terreno oggi agricolo nella zona di San Cristoforo, all’uscita della secante, lato Forlì". Il Coordinamento provinciale di Emilia-Romagna Coraggiosa esprime molte perplessità a riguardo.

"Nel programma elettorale delle scorse elezioni, Emilia-Romagna Coraggiosa criticava la legge urbanistica regionale  che annulla la pianificazione senza fermare realmente il consumo di suolo e la dispersione insediativa. Non c’è più un PRG che decida quali debbano essere i mutamenti del tessuto urbanistico per gli anni a venire, ma si delegano i nuovi interventi a una trattativa diretta tra il privato, che propone, e l’amministrazione comunale, chiamata ad accettare o rifiutare la proposta con le relative ricadute economiche e produttive.  Sarebbe auspicabile sviluppo una visione integrale di programmazione di futuro. Vi sono diversi insediamenti produttivi sul territorio, alcuni con possibilità edificatorie inespresse. Però, l’amministrazione, come da noi percepito, si è limitata a certificare ciò che l’azienda sosteneva nel suo progetto, cioè che non ci siano aree idonee o perché troppo piccole o perché di proprietà di terzi. L’impressione è che non ci sia stata una reale attivazione per governare e dirigere l’istanza di insediamento. In caso di approvazione durante il prossimo Consiglio Comunale, l’iter partirà all’interno della cornice del progetto presentato e allora, a meno di improbabili stop per problematiche di natura ambientale, non ci sarà più posto per soluzioni alternative".

"Si auspica, pertanto, che la giunta, l’amministrazione, i consiglieri dimostrino attenzione alla sostenibilità ambientale (come spesso dichiarato), rimandando tale decisione a un successivo consiglio comunale. Nel frattempo, si dovrebbe avviare un’analisi più approfondita e valutare soluzioni collocate in un ambito territoriale già organicamente caratterizzato da insediamenti produttivi. Si richiede anche attenzione verso la cittadinanza, poiché un intervento così imponente e impattante va quantomeno comunicato e condiviso per informare la comunità. L’obiettivo finale deve essere al contempo tutelare l’investimento importante da parte dell’azienda, ma anche il territorio da un punto di vista ambientale. Emilia-Romagna Coraggiosa aveva già espresso critiche alla legge urbanistica regionale durante la campagna elettorale e chiede pertanto che venga cambiata in Regione".

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