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Imu sulle piattaforme, Gozzoli: "Buda la fa facile", Buda: "Pd dei poteri forti"

Mancano i presupposti normativi per riscuotere ICI e IMU dalle piattaforme per l'estrazione del metano in mare. Una risoluzione del Ministero dell’Economia indica che occorre un intervento normativo

Mancano i presupposti normativi per riscuotere ICI e IMU dalle piattaforme per l'estrazione del metano in mare. Una risoluzione del Ministero dell’Economia indica che occorre un intervento normativo a riguardo e quindi congela tutto. Il caso che ha tenuto banco per settimane e che ha portato a non votare il bilancio proposto dall'ex sindaco Roberto Buda – che aveva messo a bilancio 5,8 milioni di euro per il recupero di quest'imposta dall'Eni – vede un colpo di scena. Il Comune di Cesenatico ha calcolato un importo totale di 9,5 milioni che dovrebbe arrivare dal colosso degli idrocarburi, ma che probabilmente non giungerà, almeno in tempi brevi.

A riguardo il candidato di centro-sinistra al ballottaggio Matteo Gozzoli scrive una lettera al Commissario Raffaele Sirico. Per Gozzoli, considerato il fondo di svalutazione pari a 1,8 milioni, rimane di dubbia esigibilità la somma di 4 milioni di euro: “Il collegio dei revisori dei conti aveva invitato l’amministrazione a non procedere con le spese d’investimento limitandosi a quelle urgenti ed improrogabili almeno fino a quando l’incertezza sulla possibilità di riscuotere veramente l’ICI non fosse chiarita. Nei giorni scorsi gli organi di stampa nazionali e locali hanno dato notizia di una recente  risoluzione del Ministero dell’Economia e delle Finanze in materia, indicante che ad oggi non esistono i presupposti normativi per assoggettare le piattaforme in mare ad ICI e IMU”. Gozzoli perciò, alla luce anche di questa recente risoluzione, ha chiesto al Commissario quali siano le prospettive per l’assoggettamento di ICI e IMU dalle piattaforme ENI in considerazione dell’elevata somma messa a bilancio per il 2016. 

Le conclusioni a cui arriva il Ministero dell’Economia indicano che ad oggi non esistono i presupposti normativi per assoggettare le piattaforme in mare ad ICI e IMU. “Secondo le vigenti disposizioni normative – riporta la risoluzione - che regolano il sistema catastale, i cespiti in argomento non sono oggetto di inventariazione negli atti del Catasto”. Il rilievo dei mari, infatti, spetta all’Istituto idrografico della Marina e inoltre per essere assoggettati all’IMU il decreto legge n.201 del 2011 specifica che “per fabbricato si intende l’unità immobiliare iscritta o che deve essere iscritta nel catasto edilizio urbano”. Le conclusioni del Ministero, nonostante la sentenza della Corte di Cassazione, indicano che per applicare i criteri di calcolo ICI e IMU “occorre uno specifico intervento normativo atto non solo a consentire il censimento delle costruzioni (…) ma anche l’ampliamento del presupposto impositivo dell’IMU e della TASI”. “La situazione – commenta Gozzoli – sembra molto più complicata di quanto l’ex Sindaco Buda voleva farci credere. Ora è necessario capire in tempi rapidi quali scenari si possono aprire per la nostra città. In bilico –infatti - c’è la gestione del Comune che vede un bilancio in completo disequilibrio tra uscite e 4 milioni di entrate al momento non esigibili”.

Roberto Buda, invece, attacca i poteri forti, che farebbero capo al suo partito contendente, il Pd: “I nostri artigiani pagano l'IMU sui loro capannoni perchè l'ENI non dovrebbe pagarla? A febbraio finalmente vi è stata una sentenza della Cassazione che impone all'ENI di pagare l'IMU e di questo dovremmo gioire, tutti, perchè è una sentenza che fa giustizia!  Il documento uscito in questi giorni è una risoluzione del Ministero come risposta strettamente legata al quesito posto da una associazione in cui si chiede se sia assoggettabile ad IMU e TASI a decorrere dal 01/01/2016 una piattaforma petrolifera. Nella risoluzione viene inoltre ribadita una cosa ovvia e cioè che è necessario un intervento normativo volto a chiarire le competenze in merito all'ipotetico accatastamento delle piattaforme. Il Ministero stesso sostiene che le piattaforme per loro caratteristiche possono rientrare nella categoria catastale D”.

“In ogni modo una Risoluzione Ministeriale è un parere non vincolante e quindi mi risulta che l'Ufficio andrà avanti come da programma sugli atti emessi nei confronti da Eni, Quindi non dovrebbe esserci alcuna revisione di Bilancio se non sarà una legge dello Stato a sancire l'inapplicabilità dell'Ici/Imu sulle piattaforme o una sentenza di Commissione a concedere la sospensiva della riscossione del Tributo. Nel nostro bilancio inoltre parte questi crediti sono già svalutati e se mai non entrassero si valuterà come coprirli nei prossimi anni. I cittadini devono sapere che quello che stiamo facendo, insieme ad altri comuni italiani, sta dando fastidio ai poteri forti e, come spesso accade, il PD è dalla parte dei poteri forti”.

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