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Il Pri verso il congresso nazionale: "L'Italia vive una crisi economica gravissima"

Il Pri cesenate: "Reddito di cittadinanza non risolve i problemi, pericoloso il processo di smembramento del Paese e dell'Europa"

Sabato e domenica  si terrà a Bari il 49° Congresso Nazionale del Pri. In questa settimana le sezioni cesenati hanno fatto le assemblee precongressuali procedendo anche alla nomina dei delegati che parteciperanno al congresso. La direzione della consociazione riunitasi insieme all'Unione Comunale ha approvato con un solo astenuto l'atto di indirizzo per la delegazione cesenate

La Direzione della Consociazione Pri di Cesena esprime "grande preoccupazione per la situazione del Paese che oggi vive una crisi economica gravissima e a causa di un governo incapace non si vede come possa uscire da questo orrendo tunnel. Provvedimenti come il reddito di cittadinanza e quota cento non possono sicuramente risolvere i problemi, è necessario semmai accelerare il processo di investimenti che possono ampliare il numero di assunti e nel contempo promuovere l’aumento del Pil. Ciò significa dunque intensificare la lotta che vede uniti per la prima volta imprenditori e sindacati per rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono la ripresa".

"A tutto ciò - prosegue il Partito repubblicano - si aggiunge il processo di smembramento del Paese e dell’Europa. E’ infatti pericoloso avviare il processo teso a concedere maggiore autonomia a Lombardia e Veneto a cui si è aggiunta senza alcuna giustificazione anche l’Emilia Romagna. Ciò in realtà dà ulteriore fiato alle scelte assolutamente negative avviate dalla pessima riforma del Titolo V° della Costituzione nel 2001 che andrebbe semmai sottoposta ad una riforma profonda. Ma la cosa che maggiormente ci preoccupa è il tentativo delle forze sovraniste e populiste di smembrare definitivamente l’Europa. Noi rivendichiamo la primogenitura del progetto europeo che semmai và rafforzato per giungere effettivamente a quel federalismo preconizzato da Mazzini".

"Si aggiunge a tutto ciò il tentativo pericoloso di collocare l’Italia fuori dalle alleanze nelle quali abbiamo costruito la nostra democrazia. Andare alla corte di Putin è un tradimento assoluto dei principi di democrazia repubblicana".

"Infine - conclude il Pri cesenate - la gestione del Partito, in termini sia di tesseramento che economico-finanziari , non può prescindere da principi di chiarezza e trasparenza; un radicale cambiamento come era invece necessario rispetto a tutte le precedenti esperienze non c’è stato ed il Congresso non può che essere l’occasione per dare un segnale forte e chiaro in tal senso".

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