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Il M5S incontra i suoi parlamentari e discute del futuro

Hanno partecipato circa 250 persone tra il pubblico. Ha aperto la serata la consigliera comunale e portavoce del Movimento 5 Stelle di Cesena Natascia Guiduzzi parlando della Discarica della Busca

Sabato scorso il Movimento 5 Stelle di Cesena ha incontrato due suoi parlamentari: Maria Edera Spadoni (eletta in Emilia Romagna) in commissione affari esteri e comunitari, delegazione presso l'assemblea parlamentare del consiglio d'Europa. Giuseppe D'Ambrosio (eletto in Puglia), Presidente della Giunta delle elezioni, componente della Commissione affari costituzionali della presidenza del consiglio. In teleconferenza hanno partecipato anche il Vice Presidente della Camera dei Deputati Luigi Di Maio (eletto in circoscrizione Campania) e Barbara Lezzi (Eletta in Puglia), Vice Presidente commissione permanente Bilancio e membro commissione permanente politiche unione europea.

Hanno partecipato circa 250 persone tra il pubblico. Ha aperto la serata la consigliera comunale e portavoce del Movimento 5 Stelle di Cesena Natascia Guiduzzi parlando della Discarica della Busca a San Carlo-Tessello "e del suo stato di dissesto attuale, insieme alla pessima gestione dei rifiuti a Cesena da parte di Hera e della sottomissione dell’Amministrazione Comunale e di Arpa agli interessi di Hera", spiega una nota.

I parlamentari del M5S hanno trattato vari argomenti nazionali, - recita una nota - “dalla mancanza di trasparenza dei comportamenti del Governo e delle Commissioni Parlamentari, all’enorme spreco di denaro e di vite umane della guerra in Afghanistan. Dalla sentenza della Corte Costituzionale che ha reso incostituzionale tutto il Parlamento, il Governo e il Presidente della Repubblica, ai permessi illegali di costruire e abitare alla base dei danni e dei morti in Sardegna, dalla vicenda dei due marò in India abbandonati allo sbaraglio per favorire interessi economici ancora da chiarire, al modo servile e obbediente degli ultimi Governi italiani nei confronti dell’Unione Europea, al contrario di quanto sta facendo la Spagna per salvaguardare la propria economia”.

Giorgio Gustavo Rosso, attivista del M5S, papabile candidato a sindaco per il partito di Beppe Grillo, ha spiegato agli intervenuti le motivazioni per le quali da mercoledì 4 dicembre ha iniziato a fare lo sciopero della fame: “Ci ribelliamo e vogliamo reagire contro la corruzione ormai presente ovunque, contro il dilagare di crimini di ogni tipo di cui sono protagonisti e complici le istituzioni pubbliche e gli uomini che le rappresentano: è inaccettabile assistere senza reagire alla progressiva rovina economica e culturale di questa splendido paese che è l’Italia”.

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