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Il M5S: "Il Comune manda le sanzioni ad un disabile per un servizio non reso"

Ai genitori un bambino è stata recapitata una cartella esattoriale per non aver pagato la quota fissa dell'anno scolastico 2015-2016 per la fruizione del servizio di mensa scolastica

“A Cesenatico le famiglie dei bambini con un invalidità giudicata grave, e quindi a volte costretti a ritirare il proprio bambino dalla scuola prima dell’orario di pranzo, si ritrovano a pagare la quota fissa della retta mensa per l’intero anno scolastico. Infatti, ai genitori un bambino è stata recapitata una cartella esattoriale per non aver pagato la quota fissa dell’anno scolastico 2015-2016 per la fruizione del servizio di mensa scolastica”: lo denuncia Antonio Castagnola, responsabile scuola M5S Cesenatico.

“Con lettera protocollata presso il Comune di Cesenatico in data 14 settembre 2015, i genitori del piccolo, chiedevano l’esenzione della quota fissa del servizio mensa per l’anno scolastico in corso, in quanto il minore riconosciuto disabile al 100%, aveva necessità, durante l’anno, di cure e assistenza specialistica domiciliare. Per tale motivo, non potendo la frequenza scolastica essere assidua, il minore fruiva raramente della refezione scolastica. A seguito di tale richiesta il Comune, in data 16 settembre 2015, rispondeva di non poter accettare tale richiesta per decisioni assunte dalla Giunta Comunale. Alla luce dei fatti e dopo aver consumato solo 9 pasti durante tutto l’anno scolastico, il Comune ha ben considerato, di inviare ai genitori una cartella esattoriale con relativi interessi e sanzione pecuniaria”.

Critica Castagnola: “Il Movimento 5 Stelle crede sia un atto doveroso rivolgere un'attenzione particolare alle famiglie con minori in condizioni di invalidità grave. L’obiettivo dell’Amministrazione comunale è anche quello di fornire un supporto alle famiglie che necessitano di una tutela specifica, in particolare quando si tratta di minori.  Mensa e trasporto scolastico sono due dei servizi essenziali che completano il quadro di una buona istituzione scolastica. Purtroppo queste carenze, nate con la vecchia Amministrazione e perseverate con l’attuale, rendono la vita di genitori ancora più dura di quanto loro stessi la vivano sulla propria pelle. A questi ragazzi e alle loro famiglie non serve illuminare il palazzo comunale di blu o aderire, semplicemente con un articolo sulla stampa, alla giornata mondiale dell’autismo.  Cambiare il regolamento della “carta dei servizi” adattandolo a talune esigenze, sarà una nostra prerogativa nel caso ricevessimo l’incarico dai cittadini”.
 

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