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Giornalista incarcerato per diffamazione, il Pdl si mobilita per cambiare la norma

In seguito alla incarcerazione del giornalista Francesco Gangemi, 79 anni, condannato per diffamazione, Luca Bartolini e gli altri consiglieri del gruppo Popolo della Libertà hanno depositato una risoluzione alla Giunta Regionale

In seguito alla incarcerazione del giornalista Francesco Gangemi, 79 anni, condannato per diffamazione, Luca Bartolini e gli altri consiglieri del gruppo Popolo della Libertà hanno depositato una risoluzione che chiede alla Giunta di intervenire sul Governo e sulle Camere affinché venga rapidamente modificata la legislazione su questo reato. Nel documento si propone di avviare un percorso per affrontare in maniera corretta il problema della tutela del diritto all’onore e la salvaguardia del diritto dei cittadini ad avere un’informazione libera, rispettosa della verità e delle persone.

Nella risoluzione si fa esplicito riferimento a come l’Ordine nazionale dei Giornalisti abbia denunciato l’uso intimidatorio e strumentale delle querele per diffamazione, e la grave situazione nella quale sono coinvolti centinaia di giornalisti oggetto di queste denunce. Si cita, inoltre, la recente sentenza della Corte di Strasburgo, che ha ribadito che il carcere per chi fa informazione è una pena ingiusta e sproporzionata, e vìola l’articolo 10 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

Va perciò modificata la normativa, prevedendo la depenalizzazione del reato e la riduzione dei termini per le cause civili, con indennizzo a chi ha subito la diffamazione e sanzioni al reo da parte del’Ordine professionale.

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