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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Gallina (Pd): "Area vasta? Macché, Cesena rimetterà i cancelli alla Barriera"

Politiche di area vasta? Poco più di belle parole quando Forlì e Cesena neppure riescono a fare sistema all'interno della stessa provincia. Suona l'allarme l'ex sindaco e presidente della Provincia Piero Gallina

Politiche di area vasta? Poco più di belle parole quando neppure Forlì e Cesena riescono a fare sistema all'interno della stessa provincia, figurarsi in un unico ambito romagnolo. Il campanello di allarme proviene da un “grande vecchio”: Piero Gallina, ex sindaco di Cesena ed ex Presidente della Provincia. In Consiglio Provinciale, parlando di una società partecipata, Agess (che cura le politiche energetiche degli enti locali), da cui sia il Comune di Forlì che quello di Cesena sono usciti, si sfoga: “Questa società venne costituita a costi bassissimi, quando ero presidente della Provincia, grazie ad un contributo europeo”.

 

Per Gallina, inoltre, la mission della società di Cesena “non era quella del controllo delle caldaie e del bollino: mi attendo ora che a Cesena rimettano su il cancello di ferro alla Barriera. In verità, si sta smontando tutto quello che si era messo assieme. Lo dico anche al partito a cui appartengo, il Pd. La prossima sarà la Serinar. Dopo di ché abbiamo smontato tutto ciò che si era costruito in vent’anni. Siamo tornati alla logica del comprensorio”.

 

Insomma, l'accusa è che i Comuni maggiori, tra cui Cesena e Forlì, si stanno sempre più chiudendo dentro i loro confini, con logiche di campanile che non permettono di realizzare sinergie ed anzi vanno a smantellare quelle già esistenti.

 

LA DELIBERA CHE ACCENDE LA MICCIA. Con questa delibera la Provincia di Forlì-Cesena, socio di AGESS con una partecipazione pari al 36,43% del capitale sociale, autorizza la liquidazione della società stessa. La società non è più utile in quanto i Comuni di Forlì e Cesena ne sono uscite per creare due nuove società per l’energia comunali. Ha presentato l’argomento l’assessore alle Società partecipate Maurizio Castagnoli: “Sulla società Agess non c’è stato un andamento omogeneo tra gli enti locali. Non entro nel merito di un giudizio sulle scelte dei Comuni, capisco le loro difficoltà di bilancio. Ma chiederemo alle due società comunali di dare risposte, mediante delle convenzioni, anche alle altre famiglie che non risiedono nei due comuni capoluogo. Ci impegneremo infine affinché le pur poche unità di lavoratori di Agess siano ricollocate nelle due società comunali, con il dispiacere che andiamo a liquidare una società che funzionava”.



E’ intervenuto il capogruppo del PdL Stefano Gagliardi: “Esprimo rammarico per la liquidazione di una società creata 17 anni fa con lungimiranza, ancora una volta è prevalsa una logica di campanile dei due Comuni maggiori. La mia domanda è come la Provincia affronterà questa liquidazione? Andrà ad utilizzare del personale interno per i progetti energetici?”

Così Luciano Minghini, capogruppo del Pd: “Quest’agenzia aveva il suo perché e fino ad ora aveva bilanci in attivo, quindi forniva servizi senza gravare sui costi dell’ente. Ora i piccoli Comuni rischiano di vedersi un servizio in meno. Bisogna quindi che i due Comuni maggiori, che hanno creato questa situazione, si facciano carico mediante convenzioni, delle esigenze dei piccoli Comuni”.

Il capogruppo della Lega Nord Gian Luca Zanoni rileva: “All’interno della maggioranza ci sono non pochi mal di pancia, ricordo che il Comune di Cesena è stato il primo a defilarsi dall’aeroporto di Forlì. Agess non è una piccola cosa. Sento un forte rammarico dell’assessore Castagnoli, che evidenzia anche da parte sua un mal di pancia. Questa società viene liquidata per le mire economiche dei Comuni di Cesena e di Forlì”.

Quindi l’intervento di Maria Grazia Bartolomei, capogruppo Udc: “E’ difficile non aderire alla proposta di messa in liquidazione di questa società: come ente provinciale abbiamo un orizzonte limitato, dobbiamo prenderne atto. Inoltre le politiche energetiche non sono un compito precipuo della Provincia, anche se sono tra i compiti di indirizzo e coordinamento. Certo è che vorremmo una maggiore coesione istituzionale sul territorio. Non mi scandalizzo in alcun modo che Forlì e Cesena si riapproprino di un ruolo di Comune capo-comprensorio, è nei fatti”.
 

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