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Fusione Savignano-San Mauro, Bartolini (Pdl): " Il Pd scarica la colpa"

"Le parole degli esponenti del Pd a commento all'esito del referendum sulla fusione di Savignano e San Mauro apparse in questi giorni sulla stampa sono paradossali". Questo il commento del consigliere regionale del Pdl, Luca Bartolini

“Le parole degli esponenti del Pd  a commento all’esito del referendum sulla fusione di Savignano e San Mauro apparse in questi giorni sulla stampa sono paradossali”. Questo il commento del consigliere regionale del Pdl, Luca Bartolini. “Il Pd, per giustificare il proprio fallimento, dopo aver speso per propagandare la  fusione il ruolo istituzionale dei propri sindaci e della vicepresidente della giunta regionale, anziché fare autocritica, scarica come suo solito la colpa ad altri: ai cittadini che non avrebbero capito e in particolare alla mancata partecipazione al progetto da parte di Gatteo la cui rinuncia avrebbe, a detta del Pd, “indebolito obiettivamente e reso monco il percorso di fusione”.

“Se realmente ci fosse stato un progetto forse Gatteo avrebbe potuto renderlo monco, ma dal momento che la fusione costituiva un salto nel buio, non sorretta da una benché minima programmazione credibile, aver reso monco qualcosa di inesistente risulta difficoltoso. - continua Bartolini - La fusione è andata a monte perché i cittadini savignanesi e sanmauresi hanno capito che l’intento della fusione era solo quello di costituire un Comune con più abitanti di Cesenatico a guida di centro-destra per guidare la costituenda Unione dei Comuni Rubicone-Costa che dal 1 gennaio 2014 dovrà gestire la maggior parte dei servizi,  una fusione giustamente percepita dai cittadini come una “fusione a freddo” utile solo a sistemare le pedine PD nello scacchiere delle poltrone in evoluzione”.

Il Consigliere Regionale Bartolini infine, a chiarimento delle varie interpretazioni post referendum che indicano nella Regione Emilia-Romagna l’ente che dovrà definitivamente esprimersi nel merito e  stimolato dalle “democratiche” dichiarazioni della vicepresidente della Regione, Saliera, e del collega  consigliere regionale, Damiano Zoffoli,  che  hanno dichiarato che la fusione non andrà avanti e che verrà democraticamente ascoltato il parere della cittadinanza, ha dichiarato: “Mi preme spiegare che la grande benevolenza e la riscoperta democrazia del Partito Democratico (di nome ma non di fatto!) purtroppo sono inutili, dal momento che la bocciatura di questa fusione è lampante e logica visto che nel caso della Val Samoggia (BO), l’unica esperienza di fusione andata a buon fine nella nostra Regione, vinse il no in due comuni su cinque ma la Regione ha deciso di fondere comunque tutti i comuni, giustificandosi col fatto che nella sommatoria dei risultati tra i vari comuni aveva vinto il sì. Oggi, applicando la stessa regola a Savignano e San Mauro, la sommatoria tra i due risultati consegna la vittoria al no, per cui secondo la logica già utilizzata non bisogna nemmeno fare valutazioni, il percorso di fusione è già morto e sepolto”.

 
12.22 13/06/2013

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