Forza Nuova scende in piazza: no allo ius soli e alle adozioni omosessuali
Giuseppe Esposito, responsabile provinciale: "Le campagne scaturiscono scaturiscono da una prospettiva rivoluzionaria e tradizionale insieme"
Sabato mattina, come in tante altre piazze italiane, i militanti di Forza Nuova sono scesi in Piazza Mazzini a San Mauro Pascoli per lanciare una campagna di raccolta firme attraverso un messaggio tradizionale e rivoluzionario insieme, con 2 petizioni fondamentali e vitali per la salvaguardia del futuro del popolo italiano. "Le campagne che Forza Nuova sta lanciando in questi giorni scaturiscono da una prospettiva rivoluzionaria e tradizionale insieme, la sola in grado di suggerire le strategie da adottare" spiega Giuseppe Esposito, responsabile provinciale di Forza Nuova.
"Da una parte - prosegue l'esponente forzanovista - la nostra posizione di totale contrarietà allo Ius Soli: perché trasformare in italiano chi italiano non è, non può essere la soluzione ai problemi della denatalità e dell’invecchiamento della popolazione, ma solo un modo per farci accettare l’idea folle che al posto degli italiani potrebbe benissimo abitare la nostra Patria un misto di genti d’ogni provenienza che è disposta ad accettare paghe e orari da schiavi con l’annullamento di ogni sacrosanto diritto sul lavoro. Dall'altra una barricata basata sui principi naturali per fermare le adozioni gay; se c’è un diritto da tutelare è quello dei più deboli, i bambini che sono il futuro, a crescere con un padre e una madre. Una legge fondata su astratti diritti non è certo riuscita ad equiparare la convivenza tra persone dello stesso sesso al matrimonio, lo stop alle adozioni deve risvegliare le coscienze e portare all’abrogazione delle stesse unioni omosessuali"
Lo stesso conclude "Una soluzione autenticamente rivoluzionaria, nazionalista e cristiana che sta alla base delle nostre attuali campagne politiche, il cui potenziale risolutivo è provato dall’evidente convergere dei governi di nazioni libere - quali la Russia o la Polonia - verso i nostri stessi obiettivi e dal fatto, facilmente verificabile, che anche chi fino a ieri si batteva per interessi localistici comprende oggi, seppure confusamente, la necessità di acquisire una logica politica di più ampio respiro".