L'area di centro-sinistra a Savignano sarà certamente la nostra controparte per il governo della città nella prossima legislatura e a loro vogliamo chiedere, prima e non dopo le loro "primarie" cosa hanno da dire in merito alla difesa della famiglia naturale.
Forza Italia ne fa un valore irrinunciabile ma è conscia che il problema, che va assumendo sempre di più i connotati di una vera e propria destabilizzazione a livello nazionale ed europeo, va affrontato non da soli, per questo invita i contendenti dell'"altra Savignano" ad esprimersi.

Forza Italia riconosce nel matrimonio liberamente contratto tra un uomo ed una donna il fondamento della famiglia quale società naturale ed vuole affermare che «la famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società», e come tale «ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato» anche attraverso adeguate politiche fiscali e idonei sussidi economici;
La famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo ed una donna rappresenta l'istituzione naturale aperta alla trasmissione della vita, ed è l'unico adeguato ambito sociale in cui possono essere accolti i minori in difficoltà, anche attraverso gli istituti dell'affidamento e dell'adozione; I genitori ( MAMMA e PAPA') hanno il diritto di educare i propri figli in conformità alle loro convinzioni morali e religiose, e che ad essi deve essere garantita non solo la possibilità di scegliere liberamente scuole o altri mezzi necessari per tale educazione, ma anche quella di far frequentare ai propri figli scuole che non siano in armonia con le loro convinzioni morali e religiose, con particolare riguardo all'educazione sessuale.
Dicano chiaramente, come facciamo noi, ai Savignanesi, se si opporranno o meno a qualunque tentativo di introdurre nell'ordinamento giuridico disposizioni normative tali da alterare la stessa struttura naturale della famiglia, comprimere i diritti dei genitori all'educazione dei propri figli, ignorare l'interesse superiore dei minori a vivere, crescere e svilupparsi all'interno di una famiglia naturale, violare i diritti alla libertà di opinione e di credo religioso, garantiti e tutelati dagli articoli 21 e 19 della Costituzione, di tutti coloro che pubblicamente dovessero esprimere un giudizio critico nei confronti di orientamenti sessuali diversi da quello naturale tra un uomo ed una donna, o dovessero opporsi ai tentativi di snaturamento dell'istituto familiare, quali ad esempio l'introduzione del matrimonio tra persone dello stesso sesso, la possibilità di affidamento ed adozione di minori da parte di coppie dello stesso sesso.
I Savignanesi hanno il diritto di saperlo, prima e non dopo!

Giovanni Rodero