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Il neo sindaco Lattuca fa festa ai Giardini pubblici: "Ispirazione dai miei predecessori"

Lattuca ha confessato di avere un sogno che è quello di essere annoverato, in futuro, tra i sindaci che hanno cambiato Cesena in meglio

Ai giardini pubblici è stata festa grande. Festa per Enzo Lattuca, ufficialmente sindaco dalle 17 di lunedì 10 giugno, ma non solo per lui. Da solo non avrebbe vinto e ad esserne convinto, prima degli altri, è proprio lui che ieri sera sul palco dei giardini ha voluto tutti i suoi alleati, come lo scorso 30 marzo al Vidia , in apertura di campagna elettorale. La coalizione al completo. "Governeremo con la stessa armonia e la stessa unità con cui abbiamo fatto la campagna elettorale - ha detto Lattuca - e per questo ringrazio il mio partito, il Pd, che ha capito i limiti di un percorso fatto in autonomia, isolato dal resto degli altri partiti, e, con intelligenza e lungimiranza, si è aperto al confronto creando una squadra speciale".

Accanto a Lattuca, sul palco, nel giorno della festa, oltre ai tre sindaci del centrosinistra del cesenate (Monica Rossi, Filippo Giovannini e Letizia Bisacchi) sono saliti anche Renato Lelli del Partito Repubblicano, Carlo Verona della Sinistra Articolo 1, Laura Moretti del Pd, Gilberto Zoffoli dei Popolari per Cesena e Armando Strinati di Cesena 2024. Ognuno di loro ha detto due parole sulla campagna elettorale, dura, impegnativa, ma entusiasmante. Sull'attrazione immediatamente fatale scattata tra loro ed Enzo e sul fatto, non secondario, che per presentarsi uniti non hanno firmato un contratto ma hanno aderito a un semplice accordo. La differenza è tanta: il contratto mette insieme due parti divergenti, l'accordo si fa tra persone che guardano già nella stessa direzione.

"Vorrei anche porre fine a un equivoco uscito sui social - ha detto poi Lattuca - E' stato ribadito da più parti che domenica sera mentre, insieme ai miei sostenitori, dopo l'ufficializzazione della vittoria, sono passato davanti alla sede di Andrea Rossi non l'ho salutato. A questo proposito vorrei dire che solitamente spetta a chi ha perso alzare il telefono e congratularsi con chi vince. E' una forma di galateo politico che andrebbe rispettata, per educazione. E comunque la campagna elettorale per noi è terminata venerdì sera. Ora, per noi, c'è solo l'impegno che quell'entusiasmo maturato proprio durante la campagna elettorale in molti cesenati non venga meno. Vogliamo che tutti partecipino alla vita della città chiedendo, dando consigli, incontrandomi. Farò la stessa cosa con le minoranze, sperando di un dialogo costruttivo".

Lattuca, poi, ha confessato di avere un sogno che è quello di essere annoverato, in futuro, tra i sindaci che hanno cambiato Cesena in meglio. E proprio per questo motivo, ripensando alle qualità dei suoi predecessori, ne vorrebbe rubare un po' da tutti per essere il più completo possibile. "Mi piacerebbe rubare lo stile, l'eleganza e il rispetto delle istituzioni di Gabrio Casadei Lucchi - ha detto Lattuca - La passione viscerale di Piero Gallina. Vorrei poter aver la stessa visione sul futuro che ha avuto Edoardo Preger. L'empatia e la capacità di stare in mezzo ai cesenati di Giordano Conti e la tenacia, l'abnegazione al lavoro e la determinazione di Paolo Lucchi. Sono stati amministratori capaci, persone per bene, che hanno portato Cesena a essere una città con un'alta qualità di vita e grande senso civico. Partiamo da qui, per migliorarci ancora. E lo faremo tutti insieme. Grazie Cesena, grazie". 

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