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Festa della Liberazione, i Repubblicani: "Il 25 aprile non sia una data divisiva"

I Repubblicani di Cesena rendono omaggio e onore ai tanti che lottarono e caddero martiri per la libertà di tutti noi

Nel giorno dell'anniversario della liberazione i Repubblicani di Cesena rendono omaggio e onore ai tanti che lottarono e caddero martiri per la libertà di tutti noi.

Secondo il segretario PRI Cesena Romano Fabbri "Il ricordo più appropriato in questo momento di gravissima difficoltà da pandemia  e la conseguente  minacciosa prospettiva della più grave crisi economica mai  conosciuta dalla nostra repubblica ci pare la lettera di Silvio Corbari in risposta all'amico : "Caro amico... ti faccio noto che ... sono disposto a collaborare con tutti i buoni italiani che oggi si sentono in dovere di impugnare le armi e di finirla con le chiacchiere. In quanto poi alle mie idee politiche ti dirò che ora sento soltanto il bisogno di lottare contro il comune nemico che è il Tedesco e il fascista. Domani eleminato il fascismo e il nazismo lotterò per i miei ideali".

"Grazie ai tanti che si unirono per combattere il nemico comune a prescindere dalle loro idee politiche  Silvio Corbari, Adriano Casadei, Iris Versari,Tonino e Arturo Spazzoli, i tanti parroci locali, Don Luigi Piazza ... Il migliore augurio agli italiani nel momento in cui l'Europa sta dimodstrando di esserci è l'appello al senso di responsabilità delle opposizioni sul modello del Portogallo al presidente Costa: 'la minaccia che dobbiamo combattere esige unità, solidarietà e senso di responsabilità .Il governo in questo momento non è l'espressione di un partito avversario, ma la guida dell'intera nazione che tutti abbiamo il dovere di aiutare. Non parliamo più di opposizione, ma di collaborazione. Signor primo ministro Antonio Costa conti sul nostro aiuto'. Viva la Repubblica".

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