Femminicidi, Bulbi: "E' nel Dna del Pd la lotta a ogni forma di vessazione e discriminazione"

"Trentanove vittime nel 2022, di cui  Alessandra Matteuzzi, la donna uccisa alcuni giorni fa a Bologna dal suo ex, è solo l’ultima. Purtroppo anche Cesena non è immune dalla tragedia del femminicidio. Ddl 2010 al 2015 le vittime morte per mano di ex fidanzati o presunti tali sono state sette:  Nadia, Eleonora, Stefania, Gaetana, Sabrina, Giuliana, Wally. Una scia di sangue che rischia di non fermarsi e che ci ricorda come sia necessario intervenire in maniera concreta", lo ricorda Massimo Bulbi, candidato Pd alla Camera dei Deputati.

“Noi, come Pd – spiega Bulbi – per genetica condanniamo ogni tipo di vessazione e discriminazione di genere e riteniamo fondamentale dare una risposta efficace alle donne vittime di violenze. Prima di tutto rendendole più forte e libere, ovvero incentivando il sostegno a percorsi di autonomia e prevedendo l’ampliamento del reddito di libertà alle vittime di violenza. In questa ottica è importante anche destinare più risorse ai Centri Antiviolenza per aumentare l’accoglienza fisica delle donne in difficoltà evitando così il pericoloso avvicinamento degli ex. In più caldeggiamo un uso appropriato del braccialetto elettronico. E magari, come già viene fatto in Spagna, dotare anche le potenziali vittime di un dispositivo – tracciamento di prossimità - in grado di rilevare la presenza dell’aggressore nelle vicinanze e di generare un immediato allarme verso il Centro di controllo. Infine è fondamentale occuparsi anche della prevenzione, introducendo incontri, già alle scuole di primo grado, sulle differenze di genere, sul rispetto e sull’affettività. Solo una società libera dalla violenza è in grado di garantire i diritti dei propri cittadini e delle proprie cittadine”.