Farneti (Lega): "Aiuti per le aree di montagna, molte attività rischiano di non aprire più"

“Così davvero non si va avanti. La situazione del nostro territorio è sempre più grave e incerta dal punto di vista economico e della ripartenza. Chiamo in causa anche l’Unione dei Comuni della Valle del Savio che sembra ignorare che il nostro tessuto economico soffre più di altri e necessita di particolari attenzioni, soprattutto dopo queste settimane di emergenza”. L’accorato appello è di Ombretta Farneti, esponente della Lega locale, che in una nota descrive un quadro desolante.

“Bar, trattorie, piccole aziende, negozi di vicinato, che tengono vive le frazioni, rischiano di non aprire più, senza aver incassato neppure un euro da settimane e in vista di pesanti scadenze fiscali. Un dato assurdo, per esempio, è che la tassa sui rifiuti sarà da pagare anche se un’azienda non ha lavorato e quindi non ha usufruito del servizio di raccolta. Ci sono produttori caseari che non sanno più dove stoccare i formaggi invenduti, mentre è ormai nota la congiuntura negativa per la frutta e la verdura, tra cimici asiatiche, gelate e difficoltà di raccolta e vendita dei prodotti. Ma il punto più dolente è quello del turismo. Quali aiuti arriveranno dalla Regione e quali iniziative ha messo in atto l’Unione per sostenere la nostra industria turistica, che ha caratteristiche così specifiche? Se lasciate sole, molte attività non potranno sostenere i costi rilevanti di una riconversione secondo le regole prescrittive di sicurezza sanitaria. E allora dovremo accettare senza fiatare la fine del promesso rilancio della nostra montagna? Io credo che gli eletti in ogni amministrazione, a tutti i livelli e di tutte le forze politiche, debbano attivarsi per la salvaguardia delle nostre comunità. La Lega certamente lo farà. Abbiamo bisogno di fatti concreti, non di vuote promesse”.