Famiglini (pli): "Anche Cesenatico dica no ai botti di capodanno"
Anche il comune di Cesenatico, per senso di civiltà e di solidarietà verso i nostri concittadini a quattro zampe e a due ali, dovrebbe adottare una simile politica di tutela degli animali dato che nessuno di noi può rimanere insensibile al benessere
Alcuni comuni italiani, fra i quali Torino, hanno vietato l'uso dei botti di capodanno per tutelare gli animali che vivono nelle città da loro amministrate. Infatti, ad esempio, cani e gatti sentono i fragori delle esplosioni di petardi, fuochi d'artificio e spari in maniera fortemente amplificata rispetto agli esseri umani provocando vero e proprio dolore e panico negli stessi. Addirittura numerosi esemplari della fauna selvatica, fra i quali gli uccellini che popolano i nostri alberi, muoiono letteralmente di paura a causa delle deflagrazioni. Secondo recenti statistiche fra la notte del 31 dicembre e del 1 gennaio perdono la vita circa 5000 animali l'anno. In tal senso riteniamo che anche il comune di Cesenatico, per senso di civiltà e di solidarietà verso i nostri concittadini a quattro zampe e a due ali, dovrebbe adottare una simile politica di tutela degli animali dato che nessuno di noi può rimanere insensibile al benessere e alla serenità sia dei propri animali domestici che degli esseri viventi che ci circondano.
Axel Famiglini, segretario comunale del P.L.I. Cesenatico