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Famiglini (pli): "A Cesenatico non c'è stato alcun cambiamento di rotta"

Ad ormai un anno dall'insediamento della nuova amministrazione comunale il tanto decantato “cambiamento di rotta” sbandierato in campagna elettorale dall'attuale Sindaco e dal suo entourage non c'è stato.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

Ad ormai un anno dall'insediamento della nuova amministrazione comunale il
tanto decantato "cambiamento di rotta" sbandierato in campagna elettorale
dall'attuale Sindaco e dal suo entourage non c'è stato. Una volta che la
nuova Giunta si è insediata sugli "scranni del potere" gran parte delle
promesse e delle affermazioni effettuate in campagna elettorale sono finite
in un cassetto mentre si è scelto di continuare la politica volta a calare
dall'alto soluzioni spesso incomprensibili sulle quali i cittadini sovente
non sono stati minimamente interpellati. La nuova amministrazione e la
classe partitica che gravita attorno ad essa ha innanzitutto preferito
beneficiare politicamente della bella vetrina rappresentata dalla fama di
cui gode la città di Cesenatico per far bella mostra di se stessa a livello
locale e nazionale. Al contrario delle importanti tematiche cittadine che
avevano animato la campagna elettorale come, ad esempio, lo smantellamento
dell'ospedale Marconi, non si sente praticamente più parlare e tutto sommato
è stato fatto chiaramente capire dal Sindaco che non farà nulla che possa
turbare le relazioni appena instauratesi tra la sua amministrazione e tutti
i soggetti coinvolti nella governance della Sanità locale. Parimenti sulla
questione Gesturist, nonostante le innumerevoli critiche che l'allora
opposizione riversò sulla società prima e sul relativo processo di scissione
poi, la nuova Giunta, pur potendo utilizzare la documentazione presente
negli archivi comunali, ha preferito non svolgere alcun approfondimento
delegando ad altri soggetti politici, all'evidente ricerca di un "posto al
sole", un ambiguo e, a lungo andare, ingestibile ruolo di pungolo nei
confronti della classe dirigente che ha perso le elezioni ma che ancora
tiene in mano buona parte delle leve di un potere che sa ancora governare i
mutamenti del clima politico locale e nazionale, magari mettendo alle
strette l'amministrazione comunale di colore politico avverso negando i
fondi per smaltire i fanghi asportati dal porto canale e forzando soluzioni
che certamente non porteranno troppo lustro all'attuale maggioranza. In tal
senso la nuova Giunta ha preferito di gran lunga cercare la collaborazione
politica dei passati amministratori per pervenire, ad esempio, ad una
definizione conclusiva dell'assai complesso processo di separazione tra la
nuova Gesturist e la neonata "Cesenatico Servizi". Allo stesso modo
"collaborazioni" tra antichi e nuovi partiti di governo, nonostante le
divergenze del passato relative ai medesimi temi, se ne possono ravvisare
sulla difesa del PSC, sulla gestione del progetto della Città delle Colonie,
nel processo di affidamento in gestione del parco di Atlantica così come
nell'incredibile celebrazione del tanto discusso piano di sistemazione
idraulica del nostro territorio. In definitiva possiamo concludere che nulla
sia realmente cambiato ma che anzi la vecchia e la nuova nomenclatura a
certi livelli, laddove i confini tra le fazioni politiche a volte risultano
molto sfumati, sia ben integrata, non disdegni di chinare la testa per non
urtare la suscettibilità altrui e tutto sommato abbia trovato un punto di
congiunzione su tutte le scelte economiche e politiche più importanti
compiute in questa città.
 

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