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"Famiglie omosessuali: tra unioni e adozioni": forum dei Giovani Democratici alla festa Pd

Il dibattito, con la partecipazione delle Senatrici PD Rosanna Filippin, Mara Valdinosi e del presidente dell’Arcigay “Alan Turing” di Rimini Marco Tonti, ha affrontato il tema del riconoscimento dei diritti e dei doveri alle persone LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transessuali)

Tanti partecipanti hanno preso parte all’evento “Sì, lo voglio. Famiglie omosessuali: tra unioni e adozioni” organizzato dai Giovani Democratici di Cesena lunedì sera alla Festa Democratica de l’Unità di Cesena. Il dibattito, con la partecipazione delle Senatrici PD Rosanna Filippin, Mara Valdinosi e del presidente dell’Arcigay “Alan Turing” di Rimini Marco Tonti, ha affrontato il tema del riconoscimento dei diritti e dei doveri alle persone LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transessuali).

"Purtroppo il nostro paese è tra gli ultimi in Europa a non avere una legislazione che protegga i nostri concittadini LGBT dalla discriminazione sessuale, e che riconosca l’amore, i legami e le famiglie formate tra persone dello stesso sesso - affermano i Giovani Democratici -. Il diritto ad unirsi in matrimonio per le coppie dello stesso sesso è riconosciuto in un numero sempre maggiore di paesi. Solo per citare gli ultimi casi in ordine di tempo ricordiamo come il matrimonio omosessuale sia legale nella cattolicissima Irlanda ed ora in tutti gli stati degli Stati Uniti. Anche la nostra Corte Costituzionale non molto tempo fa ha sollecitato più volte le Camere a riconoscere la libertà ed il diritto di vivere in coppia anche alle persone omosessuali".

"Non si tratta di una gentil concessione, né di opportunità politica. Si tratta di riconoscere, anche in Italia, come tutti i paesi avanzati hanno fatto e stanno facendo, un diritto sacrosanto che per troppo tempo viene negato a centinaia di migliaia di coppie. Oggi è nostro dovere colmare questa lacuna, soprattutto nel nostro paese. È nostro dovere farlo in fretta e bene senza più rimandare e trovare scuse - continuano -. Per noi Giovani Democratici il Ddl Cirinnà, al centro del dibattito della serata ed in questi giorni in discussione nell’Aula del Senato, è l'opportunità per colmare questo vuoto. Esso prevede le Civil Partnerships (Unioni Civili sul modello tedesco) e la Stepchild Adoption (possibilità di adottare i figli biologici del proprio partner)".

Si è parlato anche di famiglie omogenitoriali: "esse non sono qualcosa che si vuole introdurre forzatamente, ma sono qualcosa che già esiste e anche numerosi studi scientifici come quelli di Patterson, Gartrell, Bos, Stacey, Biblarz, Van Gelderen, Goldberg hanno dimostrato che gli ambienti domestici formati da genitori omosessuali hanno la stessa probabilità di quelli formati da genitori eterosessuali di supportare e realizzare uno sviluppo sano psicosociale dei figli". Infine grazie anche ad una domanda dal pubblico è stata colta l’occasione per fare chiarezza sulla questione dell’Educazione di Genere. "Tema travisato e su cui, con malafede, si è fatta confusione tra affermazioni e documenti di origine diversa, arrivando a sostenere l’esistenza di un programma ministeriale pronto a trasformare i bambini maschi in femmine e viceversa od ad insegnare la masturbazione tra i più piccoli - aggiungono i Giovani Democratici -. In realtà, nessuno di coloro che diffonde bufale sul “gender” è in grado di fornire un Ddl o una circolare ministeriale che inviti le scuola a simili progetti. Questo perché, semplicemente, circolari del genere non esistono. Esistono invece autorevoli progetti di abbattimento degli stereotipi, di accettazione e promozione delle differenze tra uomo e donna e di lotta all’omotransfobia. Iniziative che, invece, dovrebbero avere il supporto di tutti".

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