Da avversari ad 'amici', Buda e Panzavolta in tandem: "Ex Nuit, che errore l'addio ad un hotel a 5 stelle"
Giovedì mattina nella sala conferenze dell'Hotel Miramare di Cesenatico è andata in scena una conferenza stampa quanto meno inedita. Protagonisti due ex sindaci di colore diverso
Giovedì mattina nella sala conferenze dell'Hotel Miramare di Cesenatico è andata in scena una conferenza stampa quanto meno inedita, sicuramente molto partecipata. Protagonisti due ex primi cittadini, Nivardo Panzavolta (sindaco di Cesenatico con il centro-sinistra dal 2006 al 2011), e Roberto Buda (sindaco della cittadina rivierasca con il centro-destra dal 2011 al 2016, oggi consigliere comunale di opposizione). Due primi cittadini di colore politico diverso, ma che si sono ritrovati uniti nella ferma contrarietà al documento approvato dal consiglio comunale, che va a rimodulare il precedente accordo sull'area nota come "Ex Nuit".
"Ce le siamo date di santa ragione - ricorda Buda sorridendo - ma quando ho chiesto a Nivardo un parere sull'accordo sull'Ex Nuit siamo stati subito in sintonia. Ci siamo visti per un caffè, e abbiamo deciso di convocare questa 'strana' conferenza stampa. Riteniamo che non si possa governare con la strategia di azzerare tutto rispetto al passato, è necessario conservare il buono", la critica.
"Un grave errore - concordano Panzavolta e Buda - abbandonare il progetto di un hotel a 5 stelle nell'area ex Nuit, è sintomatico del fatto che l'amministrazione Gozzoli non crede che le strutture alberghiere possano essere volano per il turismo". Insomma una conferenza stampa in tandem, con oltre 50 persone in sala, convocata "per lanciare un allarme".
"Il nuovo accordo - incalza Buda - sembra fatto ad hoc per il privato. Con un colpevole ritardo si concede una enorme quantità di metri quadrati di residenziale ad un privato a fronte di un'area in cui non si sa neppure cosa si potrà fare. Nel nuovo Pug, elaborato dalla maggioranza, l’area “Ex Nuit” è etichettata come 'agricoltura urbana' previsione urbanistica per le quali la legge regionale prevede la destinazione a dotazioni ambientali. In un’area fronte mare questa destinazione svaluta tantissimo il suo valore e ne riduce anche il valore strategico".