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"Emergenza economica", la Lega alla Giunta: "Dare risposte concrete e in tempi brevi"

"Il decreto cosiddetto ‘Cura Italia’ - sottolineano i consiglieri - prevede risorse esigue, considerate da più parti irrisorie rispetto alle necessità"

“L’epidemia da Covid-19, oltre a determinare un’emergenza sanitaria, sta prospettando una contestuale gravissima emergenza economica che già oggi coinvolge famiglie, aziende, liberi professionisti, esercizi commerciali e di somministrazione di cibi e bevande che risentono duramente delle misure eccezionali assunte dal Governo per il contenimento della diffusione del contagio, con l’impossibilità a svolgere la loro normale attività quotidiana”.

Sono questi i presupposti di un ordine del giorno presentato dal gruppo della Lega in Consiglio comunale, dove si chiede al sindaco Enzo Lattuca e alla Giunta di “dare risposte concrete e in tempi brevi alla comunità cesenate”, valutando misure come “la riduzione, la cancellazione o, in subordine, lo slittamento a fine 2020 dell’addizionale comunale Irpef, dell’IMU e della Tari, oltre all’imposta comunale sulla pubblicità, al canone per l’installazione di mezzi pubblicitari, al canone di occupazione di spazi e aree pubbliche e alla Tassa di soggiorno con l’obiettivo di costituire una leva importante per affrontare la crisi e predisporre un rilancio dell’economia locale a favore di tutta la comunità”. Altra richiesta quella di rinviare i termini dei ruoli per la riscossione di tributi pregressi non corrisposti.

“Il decreto cosiddetto ‘Cura Italia’ - sottolineano i consiglieri - prevede risorse esigue, considerate da più parti irrisorie rispetto alle necessità, prevedendo tutele nei confronti di dipendenti pubblici e privati, ma non per i liberi professionisti e per altre categorie. Servono, quindi, misure di sostegno urgenti, calibrate con criterio di progressività rispetto ai livelli di reddito, e provvedimenti strutturali per rilanciare settori trainanti dell’economia nazionale ma anche regionale e locale. Crediamo quindi opportuno che l’amministrazione Lattuca, per quanto di competenza, debba attivarsi al più presto con iniziative ben circostanziate”.

"Nel documento si chiede alla Giunta di sollecitare il Governo ad assumere provvedimenti più significativi e importanti, in particolare per un ampliamento del credito d’imposta sui canoni di locazione corrisposti, indipendentemente dall’attività professionale/commerciale eseguita e dalla categoria catastale dell’immobile locato; per estendere i provvedimenti di sostegno al reddito, come il bonus mensile esentasse, a tutti i liberi professionisti iscritti agli Enti previdenziali privati degli Ordini di appartenenza, che devono essere autorizzati a erogare contributi per il sostegno al reddito dei professionisti, oggi impossibilitati a svolgere la ordinaria professione; per varare misure finanziarie concrete per agevolare i nuclei famigliari con figli, appartenenti alle categorie citate in premessa, per la prolungata chiusura delle scuole; per attivare, infine, possibili forme di ammortizzatori sociali (cassa integrazione, fondo integrazione salariale, ecc) con estensione in deroga anche a favore degli studi professionali, anche costituiti da un solo dipendente".

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