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Emergenza casa a Cesena, le soluzioni di Fratelli d'Italia: "Servono facilitazioni fiscali per i proprietari"

“Nonostante le parole spese dal sindaco Lattuca e dalla Giunta Comunale, le settimane passano inesorabili e il problema della mancanza di alloggi in affitto continua ad essere particolarmente presente a Cesena"

“Nonostante le parole spese dal sindaco Lattuca e dalla Giunta Comunale, le settimane passano inesorabili e il problema della mancanza di alloggi in affitto continua ad essere particolarmente presente a Cesena. Oltre a un discorso sociale, la carenza di appartamenti in affitto rischia di colpire duramente l’economia locale. Come possono, infatti, migliaia di cittadini come studenti universitari e semplici lavoratori decidere di trasferirsi a Cesena se non hanno la certezza di trovare un appartamento dove vivere? La loro presenza alimenta infatti una parte importante dell’indotto economico cittadino che rischia quindi di non esserci più”. L’analisi di quanto sta accadendo nel capoluogo di provincia romagnolo arriva direttamente da Luca Lucarelli, coordinatore comunale di Fratelli d’Italia, Gabriele Fabbri Dipartimento Ambiente Fdi  e Gigliola Zuccali Responsabile Servizi Sociali Fdi , che da diverso tempo sta evidenziando questa problematica, troppo a lungo sottovalutata da parte delle Istituzioni locali.

 “Questa situazione è sotto gli occhi di tutti da anni, ma non si è mai voluto intervenire concretamente, ovvero riconoscendo il problema e trasformandolo in una grande opportunità. Ora è arrivato il momento di farlo. Le possibilità di riuscita sono molteplici e anche facilmente percorribili”.

Considerando i numerosi immobili privati, adibiti ad abitazioni civili, non utilizzati, è infatti necessario che l’Amministrazione Comunale si adoperi per aiutare i loro proprietari a poterli mettere sul mercato utilizzando diverse facilitazioni fiscali. Tra queste la possibilità di “locare l’immobile fruendo del canone concordato ma anche di aderire alla cedolare secca e di non versare l’IMU - illustra Fabbri - Inoltre, per garantire che le locazioni legate a persone in difficoltà economica vengano pagate, si potrebbe creare una somma extra – bilancio alimentata dall’emissione di B.O.C. o di titoli equivalenti e creati appositamente per supplire a questaemergenza”.

Per Lucarelli è altresì importante che le Istituzioni collaborino tra loro per trovare una soluzione. Ecco il motivo per cui “il Comune, la Regione Emilia-Romagna e l’Agenzia delle Entrate potrebbero accordarsi per rendere defiscabilizzabili le somme di denaro che le aziende presenti sul territorio, tenute al pagamento di tasse, potrebbero commutare nella dicitura di interventi economici caritatevoli e/o di natura sociale. Sarebbe un importante segnale di aiuto reciproco tra tutte le parti in causa - commenta Lucarelli - e permetterebbe anche di poter intervenire su quegli immobili di proprietà comunale o del demanio che potrebbero essere utilizzati, con adeguati ammodernamenti e diversi cambi di destinazione d’uso, come studentati o abitazioni a prezzi calmierati. Anche la formula dell’housing sociale, con la costituzione di cooperative specifiche del settore, è una strada da percorrere”.

"Sappiamo che con i fondi PNRR ci sarà il finanziamento di progetti legati alla carenza abitativa ma il problema è che l’emergenza è ora  E non si può rimandare di 2 anni quando i progetti finanziati dal PNRR saranno forse portati a termine.  “Le opportunità non mancano. È arrivato il momento di rimettere il cittadino al centro del discorso, dandogli la certezza di poter avere una casa in cui vivere – concludono gli esponenti di Fdi - Sono in gioco gli aspetti sociali ed economici della nostra città”.

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