Sono Mauro Pascali, candidato per il Senato della Repubblica Italiana alle prossime elezioni politiche per la lista di Fare per Fermare il Declino, la lista guidata da Oscar Giannino. Ho letto su Cesena Today che nei giorni scorsi vi siete incontrati (Casabianco e Gozi, ndr) con i candidati del PDL e del PD per discutere con le vostre strutture sul territorio delle problematiche del commercio, del turismo e dei servizi.

Noi siamo una piccola forza politica ma che provenendo direttamente dal mondo lavorativo e professionale del nostro territorio, ben conosce le problematiche a cui si fa riferimento vivendo quotidianamente la realtà della pressione fiscale a carico delle piccole e medie imprese e  delle partite iva, della lacerante crisi delle nostre imprese turistico alberghiere e più in generale dell’allarmante stato di disoccupazione.

Gli attuali nostri politici sono ormai chiusi nei loro schemi istituzionali e non conoscono soluzioni se non nell’aumento della spesa pubblica e del disavanzo statale. Non possono conoscere meccanismi legati a questo o a quel settore merceologico e alle caratteristiche dei diversi mercati, proponendo soluzioni antiquate e non in linea con i tempi che cambiano velocemente. Se non hanno fatto nulla nei loro anni di governo come possono fare qualche cosa nei prossimi mesi?

Fare per Fermare il Declino si pone invece da sempre quello di diminuire la pressione fiscale con interventi mirati sul territorio in linea con una politica rigorosa di merito e di risparmio fiscale. Fare per Fermare il Declino vuole una piccola e media impresa forte ed in grado di generare occupazione, un mercato turistico alberghiero in grado di combattere ad armi pari con i mercati concorrenti di Spagna, Egitto, Croazia.

Fare per Fermare il Declino vuole una rete di esercenti soddisfatti ogni giorno di alzare la saracinesca del proprio negozio che ricordiamoci offre lavoro a circa 10 milioni di persone e che invece sul nostro territorio continua a morire. Probabilmente era il caso di invitare due professionisti del nuovo che avanza anzichè il vecchio che speriamo sparisca dal nostro attuale ordinamento. Vi ringrazio della vostra cortesia e porgo distinti saluti".