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Elezioni, Zoffoli: "La via Emilia è un bazar. Il comune non controlla il commercio abusivo"

“Più volte le associazioni di categoria del commercio e dell'artigianato hanno sollevato il problema della concorrenza sleale”, ragiona Zoffoli

Consapevole che il commercio cittadino sta vivendo un momento molto difficile, anche a causa delle scelte del sindaco Paolo Lucchi in materia di parcheggi e viabilità, il candidato sindaco del centrodestra Gilberto Zoffoli punta il dito sulla crescente illegalità presente a Cesena. "La via Emilia e le strade principali della città sono ormai trasformate in un grande bazar", premette Zoffoli. "Basta fare un giro e aprire gli occhi che a bordo strada ormai si vende di tutto: frutta e verdura, piante, fiori, vasi. Ma chi controlla? Chi garantisce il rispetto delle regole, la legalità di cui tanto l'amministrazione si riempie la bocca?".

Il candidato sindaco di Forza Italia, Ncd-Udc, PRI per fermare il declino, Fratelli d'Italia-An, fa notare come queste forme di commercio "rappresentino una forma di concorrenza sleale verso chi fa impresa in modo sano e regolare, rispettando tutte le disposizioni di legge, le normative, i regolamenti e gli aspetti fiscali. La via Emilia è percorsa ogni giorno da diverse pattuglie delle forze dell'ordine, compresa la Polizia Municipale che ha specifiche competenze sul commercio. Ma l'amministrazione preferisce spedire gli agenti a fare multe a raffica per un banale parcheggio a disco orario scaduto, piuttosto che impegnare il personale nella verifica di questi venditori a bordo strada. Che, visto nessuno batte ciglio, stanno venendo sempre più numerosi in città. Gli esercizi commerciali regolari sono subissati di controlli, ma poi c'è chi si può mettere a vendere merce sulla via Emilia come se niente fosse. Il Comune scrive regole e regolamenti, un negozio tradizionale non può esporre un cocomero tagliato fuori dalla propria attività che rischia una sanzione e invece c'è chi può vendere frutta e verdura sulla trafficatissima via Emilia, piazzando il proprio camioncini magari nei pressi di un incrocio, creando anche una distrazione potenzialmente pericolosa per chi è alla guida” .

Per la coalizione Liberare Cesena la tutela della legalità è un punto fermo del programma. “Più volte le associazioni di categoria del commercio e dell'artigianato hanno sollevato il problema della concorrenza sleale”, ragiona Zoffoli. “Ma evidentemente il sindaco Paolo Lucchi era più impegnato a organizzare inaugurazioni e tagli del nastro in vista della campagna elettorale, piuttosto che ascoltare le preoccupazione degli imprenditori cesenati. Per noi, dopo aver doverosamente semplificato i regolamenti comunali – conclude Gilberto Zoffoli – il rispetto delle regole è inderogabile, così come evitare, con gli strumenti propri dell'amministrazione comunale, la concorrenza sleale in un settore delicato e importante come quello del commercio”.

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