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Regionali, primarie Pd. Landi: "Sia una stagione di innovazione e progettualità"

E' quanto afferma il segretario territoriale del Pd Cesenate, Fabrizio Landi, ad un mese dalle primarie che individueranno il candidato democratico alla presidenza della Regione.

L'eredità lasciata da Vasco Errani "sicuramente importante". Ora "per l’Emilia-Romagna dovrà aprirsi una stagione di innovazione, di grande progettualità con sguardo anche europeo, nella quale servono l’entusiasmo, le idee e la passione di tutti". E' quanto afferma il segretario territoriale del Pd Cesenate, Fabrizio Landi, ad un mese dalle primarie che individueranno il candidato democratico alla presidenza della Regione.

"Le prossime settimane saranno di grande fermento per noi - esordisce Landi -. Sul piano organizzativo, il partito sarà chiamato a organizzare i seggi e la loro gestione, mentre sul piano politico i vari candidati, anche nel territorio cesenate, vedranno formarsi comitati di sostegno alla propria candidatura. Visti i candidati sarà sicuramente un bel momento di confronto politico, che confido avverrà nel merito delle questioni, sui contorni da dare alla Regione dei prossimi futuri anni, sulle idee per far sì che essa continui ad essere sì una delle meglio amministrate non solo in Italia ma in Europa, ma anche quella in cui il tasso di innovazione nei servizi erogati ai cittadini è costantemente all’avanguardia. La Regione in cui il futuro non lo si attende, ma lo si progetta".

"In questo l’eredità di Vasco Errani è sicuramente importante - evidenzia l'esponente democratico cesenate -. Rimango convinto che la stagione Errani abbia presentato una fase assolutamente positiva per l’Emilia-Romagna. Coerentemente, ritengo che questa esperienza non debba essere disconosciuta, così come specularmente credo che le proposte di candidatura non debbano meramente incentrarsi sulle dosi di cambiamento eventualmente disponibili. Ciò detto, per l’Emilia-Romagna dovrà aprirsi una stagione di innovazione, di grande progettualità con sguardo anche europeo, nella quale servono l’entusiasmo, le idee e la passione di tutti".

Secondo Landi, il "progetto della macchina" non deve essere "limitato alla sostituzione di soli alcuni pezzi ma complessivo, nel suo insieme. Solo così avremo un mezzo in grado di affrontare le sfide, nuove e vecchie, dei prossimi anni. Se a questo serviranno le primarie – e sono sicuro che così sarà – affermeremo il nostro essere partito che pensa al futuro, che lo fa in modo aperto, che si pone come punto di riferimento per tutti coloro che vogliono dare una svolta riformista al Paese, così come ci chiedono giornalmente i tanti militanti e simpatizzanti nei circoli, nelle feste, nei diversi luoghi in cui insieme facciamo politica".

Landi auspica "che il futuro Presidente della Regione sia persona in grande sintonia con i territori, che li conosca e che ci si rapporti costantemente, in quanto la politica regionale non può prescindere da un confronto continuativo con le realtà locali. Solo così sarà in grado di dare all’Emilia-Romagna il dosaggio e la miscela giusta di innovazione affinché i prossimi anni siano contraddistinti da uno sviluppo diffuso, equilibrato e sostenibile per tutta la nostra Regione".

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