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 Elezioni regionali, Biguzzi (Lega): "Visione del Pd miope e rivolta al passato"

“Rossini non se ne è accorto, ma la società è mutata e sta presentando il conto alle forze politiche che, nel corso degli anni, hanno concorso a far incancrenire quei problemi che oggi sono un’emergenza"

“Una visione di parte e molto miope che caratterizza molti esponenti del PD e della galassia della sinistra, anche giovani anagraficamente, che sembrano tuttora guardare al passato, scollegati dalla realtà”. Questa la replica del vicecapogruppo della Lega in Comune, Fabio Biguzzi, che si riferisce alle dichiarazioni del consigliere del Pd Filippo Rossini.

“Rossini non se ne è accorto, ma la società è mutata e sta presentando il conto alle forze politiche che, nel corso degli anni, hanno concorso a far incancrenire quei problemi che oggi sono un’emergenza da cui non si riesce ad uscire. Le nostre comunità sono disorientate, hanno perso la fiducia nelle Istituzioni e la speranza nel futuro, si sentono insicure. Inutile nascondersi dietro la propaganda e l’autoreferenzialità: il PD, nelle sue varie trasformazioni di facciata, non sa più rispondere alle richieste e alle emergenze del paese e della regione. Non lo sa fare e forse non lo può fare per il timore di veder crollare definitivamente la ragione della propria esistenza. Il PD e certa sinistra oggi puntano solo a identificare un ‘nemico’ per giustificare la propria esistenza". 

"Ma così facendo - prosegue Biguzzi - non fanno altro che confermare ‘immagine della loro inutilità rispetto ai bisogni della gente, che, infatti, li boccia nelle urne. Altro che coesione sociale. E non a caso Stefano Bonaccini, che di PD si intende bene, ha deciso di snobbare tutti i leader cattodem e di nascondere il simbolo del proprio partito. E’ vero quello che afferma Rossini, la scelta politica oggi non è semplicemente tra Lega e Pd, ma tra due visioni opposte di comunità. Quella della Lega poggia sulla libertà, sulla verità, sulla trasparenza, sul merito, sul pragmatismo, dando nuovo spazio alle persone e dignità alle istituzioni e al paese. La visione del PD è invece molto confusa e francamente non emergono i ‘contenuti’ decantati da Rossini. La propaganda e l’autocelebrazione celano le tante note dolenti e se la nostra regione riesce a reggere è grazie solo alle capacità e all’intraprendenza dei suoi abitanti. Se, al contrario, fosse vero ciò che afferma Rossini, non ci sarebbe alcun motivo di mostrarsi così nervosi, come appare Bonaccini, minacciando querele a chiunque osi criticare. Pratica per altro molto utilizzata in casa PD per impedire il dissenso, come abbiamo avuto modo di vedere anche a Cesena. Ma Rossini scivola anche sulla situazione di Cesena, dove i primi mesi della Giunta Lattuca non possono che essere considerati totalmente insufficienti da ogni punto di vista. Scelte obsolete, vecchie liturgie, disinteresse per le richieste della gente, progetti risibili e tanta propaganda. Nulla di nuovo, appunto”.

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