Elezioni provinciali, il M5S: "Gozzoli e Buda alleati, l'inciucio ora è palese"
Critica Papperini: “Non si vergognano più di nulla, persino di sbandierare la propria commistione di interessi e affari. Il PD territoriale e la lista Buda palesano il proprio inciucio"
Dicono in una nota i Verdi di Forlì-Cesena: “Ci fanno ridere quelli che vorrebbero una provincia della Romagna. Quelli di Forlì e di Cesena che in teoria stanno insieme nello stesso ente territoriale da secoli non smettono di farsi le scarpe vicendevolmente in ogni occasione : succede per i posti in parlamento, per gli ospedali, per la provincia, per ogni cosa che rivesta un qualunque interesse per il proprio campanile. Si pensi a cosa potrebbe succedere se quella ipotesi di accorpamento dovesse procedere e tutte le città della Romagna dovessero mettersi insieme. Una cosa è certa: Forlì, viste le grandi capacità di manovra del gruppo dirigente del suo maggior partito sarebbe sempre ultima.
“Ancora una volta abbiamo assistito ad uno scontro tutto interno al PD e questa volta neppure un forlivese è stato "eletto" nel consiglio provinciale. Un risultato straordinario per la segreteria territoriale del Cittadone che ancora due o tre giorni fa, dopo aver gioito per il locale risultato del referendum costituzionale, pontificava sul "cambio di passo" che altri dovrebbero fare. La solita guerra fra cesenati e forlivesi per motivi di supposti interessi territoriali vede prevalere la modestissima visione del proprio "villaggio" e impedisce il formarsi di una qualsiasi strategia che con unitarietà di intenti sappia affrontare i residui temi di cui la Provincia conserva le competenze”.
“Continua quindi la logica della Provincia bicefala che però, come tutti sanno equivale ad una Provincia "acefala". Ai disastri delle riforme si sommano quelli provocati dalla scarsa capacità politica e così facendo questo territorio appare sempre più privo di guida e prospettiva. Queste "elezioni" ci regalano un ente ancor più scassato come se non bastasse quello che hanno provocato le riforme del governo renziano che hanno annichilito ogni capacità di governo sovracomunale. Per fortuna la riforma costituzionale di Renzi è stata bocciata : avremmo avuto un Senato costituito con le stesse logiche correntizie e inciuciste che abbiamo visto all'opera nella elezione della Provincia”.
continua nella pagina successiva =====> FRATELLI D'ITALIA
